Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE SPORT

F1: caso Hamilton, Piquet condannato per razzismo. Dovrà pagare 900mila euro

Cosa aveva detto l'ex campione di Formula 1 (che è stato tra i sostenitori di Bolsonaro)

Da sinistra: Nelson Piquet e Lewis Hamilton

Brasilia, 26 marzo 2023 - Nelson Piquet, 70 anni, pagherà carissimo il "negrito", "negretto", indirizzato al collega britannico Lewis Hamilton. La giustizia brasiliana lo ha condannato infatti a pagare quasi un milione di dollari.

"Negrito parola intollerabile"

Il tribunale di prima istanza del distretto federale ha giudicato le parole di Piquet "intollerabili", e "offesa grave ai valori fondamentali della società" ordinandogli di pagare cinque milioni di real (al cambio 885mila euro) per "danni morali collettivi". La somma sarà destinata ai fondi per la promozione dell’uguaglianza razziale e contro la discriminazione delle persone Lgbt. 

Che cosa è successo

L’episodio risale al novembre 2021, quando in un’intervista Piquet (campione del mondo 1981, 1983 e 1987) utilizzò il vocabolo 'negrito' (in portoghese brasiliano 'neguinho') riferendosi a Hamilton mentre parlava di un incidente occorso al britannico e al pilota olandese Max Verstappen a Silverstone, nel primo giro del Gran Premio di Gran Bretagna 2021. Il pilota della Mercedes reagì denunciando "atteggiamenti arcaici" che "devono cambiare"; "non sono solo parole", commentò. 

Le scuse (inutili) di Piquet

Piquet si scusò "di tutto cuore" con Hamilton: "Ciò che ho detto non stava bene e non mi giustificherò, ma ci tengo a precisare che il termine utilizzato è stato lungamente e storicamente impiegato nella lingua portoghese brasiliana per significare un ‘tizio’ o una ‘persona’ e non ha mai avuto un intento offensivo”. Ma la spiegazione non ha convinto il tribunale, che ha giudicato "la mancanza di intenzione" non rilevante "per giustificare o deresponsabilizzare condotte discriminatorie verso le minoranze".

Piquet, la figlia Kelly e Verstappen

Nelson Piquet, padre di Kelly, compagna di Verstappen, è fra i sostenitori dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro. Nel novembre scorso, il pubblico ministero federale brasiliano aveva anche aperto una indagine sulle parole dell’ex pilota, per un video in cui auspicava la morte dell’attuale presidente del Brasile, l’avversario di Bolsonaro, Luiz Inacio Lula da Silva.