di Leo Turrini
Volano gli stracci a Maranello. David Sanchez, il responsabile della aerodinamica, si è dimesso. Ma ha già trovato un altro posto: dal 2024 sarà al servizio della McLaren. Di lui resterà una immagine malinconica: un lungo colloquio a Sakhir, durante i test, con uno sfiduciato Carletto Leclerc…
Il flop. È questa la prima conseguenza del disastroso debutto della SF23 domenica scorsa in Bahrain. L’ingegnere francese sarà rimpiazzato in Ferrari da forze interne, nell’immediato non essendo possibili inserimenti da fuori (in F1 i tecnici che si spostano per un certo lasso di tempo debbono rispettare la clausola del divieto di concorrenza, salvo accordi diversi). È una buona notizia? Ovviamente no, perché è figlia del negativo esordio della nuova monoposto. Aggiungo che Sanchez era in Italia da una decina d’anni e qui si presume fosse il depositario degli sviluppi da applicare sulla vettura. Amen.
La svolta. C’è poi un aspetto “politico” da sottolineare. Con l’addio di Sanchez, fedelissimo di Mattia Binotto, in Ferrari comincia davvero l’era del parroco di campagna francese, alias Fred Vasseur.
Nelle scorse settimane avevano lasciato la Scuderia figure importanti anche se estranee all’organigramma tecnico come Gino Rosato e Jonathan Giacobazzi. Ora fa le valigie il capo dell’aerodinamica. Facile immaginare non siano saldissime le posizioni di Cardile, responsabile del telaio, e Gualtieri, leader dei motoristi. Vasseur sta concordando tutte le sue mosse con il capo della azienda, l’amministratore delegato Benedetto Vigna.
Altrove. Certo è curioso che i protagonisti di questo gigantesco turn over, che a Maranello dura ormai più da dieci anni!, trovino rapidissima collocazione presso la concorrenza. Sanchez va in McLaren, Binotto è atteso dalla Audi, Costa, Allison, Sassi e Tortora andarono a vincere con la Mercedes.
Qui o qualcuno si crede troppo furbo oppure conviene recitare tre Pater, due Ave Maria e un Gloria…
E Resta? Intanto al Gp dell’Arabia Saudita manca una settimana. Si vocifera di un rientro in squadra di Simone Resta, ottimo ingegnere attualmente parcheggiato in Haas, buon amico di Vasseur.
Ma nemmeno lui, nel caso, potrà risolvere l’equazione chiamata SF23.