Non sorride, Roberto Mancini. Perchè la tensione e l’emozione di una notte come questa ti trasformano in una maschera di marmo. Stremato, il ct. Consumato da 120 minuti di passione, timore, speranza di portarla a casa e poi disperazione quando Loca ha sbagliato e apoteosi sulla perfetta linea disegnata da Jorginho. Non sorride, il ct, ma quando gli chiedono di tre anni fa, quando partì con il suo progetto e nessuno credeva possibile una finale europea, con stile si toglie in sassolino: "Io ci credevo. Credevo nei giocatori che avevo scelto per ricostruire l’Italia anche se pochi ci credevano. Anzi,...
SportFelicità Mancio, le lacrime di Gigio