Lunedì 23 Dicembre 2024
LEO TURRINI
Sport

Soste, chiamate, muretto: Ferrari, un anno no

Da Montecarlo a Silverstone fino a ieri: una serie incredibile di errori. Ma chi decide? Il garage remoto, algoritmi e lo spagnolo Rueda

Il box Ferrari alle prese con il cambio gomme

Bologna, 1 agosto 2022 - Alzi la mano chi ieri, vedendo Carletto precipitare nelle retrovie causa gomma sbagliata montato sulla sua Ferrari, ecco, dicevo alzi la mano chi non ha smoccolato contro gli uomini che decidono le strategie della Rossa…

È comprensibile, anche perché come insegnavano i latini sbagliare è umano ma perseverare è diabolico. E nel caso dell’azienda di Maranello, in questa stagione, gli errori di strategia cominciano a diventare francamente troppi.

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Per stare all’episodio di ieri a Budapest, si era già capito dal crollo della prestazione della Renault, che aveva appunto montato la gomma bianca durante la gara, che con le 'scarpe' più dure non c’era possibilità di garantirsi un risultato. Misteriosamente il muretto Ferrari ha deciso di battere la stessa strada con Leclerc. E questo risulta incomprensibile, pure la Pirelli aveva dato indicazioni contrarie! Ma non è vero che Carletto avrebbe, con una scelta diversa, vinto la corsa. Ieri la Red Bull, pur partendo da dietro, era decisamente superiore.

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L’ALGORITMO. Il responsabile delle scelte ai box per conto del Cavallino è uno spagnolo. Si chiama Inaki Rueda e sta a Maranello da anni. Sarebbe però sbagliato personalizzare. Le decisioni vengono prese compulsando dati che arrivano anche dalla casa madre: in fabbrica, in Italia, è operativo il cosiddetto garage remoto, in collegamento continuo con il muretto a bordo pista. Flussi continui di informazioni, con tanto di algoritmi, vanno e vengono dal circuito. Quello che sembra mancare, a giudicare dagli eventi di questo 2022, È la sensibilità necessaria per interpretare correttamente le situazioni che possono prospettarsi all’improvviso.

INSICURI. A fare male al fegato dei tifosi è la consapevolezza che nella stagione la Ferrari aveva già buttato via risultati a portata di mano. Tutti ricordano lo svarione di Montecarlo, quando il primo e il secondo posto era stato letteralmente gettato dalla finestra con una sciagurata gestione delle sosta. Poi c’è stato l’episodio in Inghilterra, dove se non altro Sainz ha portato a casa la vittoria ma Leclerc è stato clamorosamente penalizzato da una “chiamata” rivelatasi infelice.

Quando finirà questa catena di errori?