di Mattia Todisco
Un’altra trasferta all’Olimpico che non porta benissimo. La replica di quella finita con un brusco stop nella scorsa stagione: 3-1. L’Inter da trasferta non convince. Aveva strappato alla prima giornata una vittoria al 95’ contro un Lecce in grande difficoltà di organico e con la Lazio replica almeno in termini di prestazione, con effetti peggiori sul risultato. Colpisce di nuovo Felipe Anderson. Rimedia temporaneamente Martinez, ma quando Sarri inserisce Luis Alberto (che la risolve alla sua maniera con una perla all’incrocio), Inzaghi risponde togliendo Dumfries e Lukaku. Pedro fa tris.
Il tiqui-taca arretrato di Inzaghi, in cui a toccare il pallone sono soprattutto i centrali e Brozovic, non funziona. Il tentativo sembra attirare la Lazio fuori dal guscio, ma i ritmi sono lenti, le conclusioni imprecise. Il possesso è spesso interista, le occasioni sono quasi tutte degli avversari. Al primo affondo di Marusic a sinistra, Immobile manca il bersaglio nonostante tempo e spazio per far male ci siano. Skriniar sventa di testa il secondo tentativo dalla stessa corsia di Zaccagni. La terza chance è un regalo che Dimarco fa a Felipe Anderson e che ancora Immobile, servito dal compagno, calcia addosso a Handanovic. Non sembra la serata dei centravanti, visto che anche Lukaku colpisce troppo debolmente di testa su cross da sinistra. Le squadre si allungano, una condizione che favorisce chi sa come imbucare la palla buona. Lo fa Milinkovic-Savic, scoccato il 40’, per il quinto gol in carriera di Felipe Anderson ai nerazzurri.
Stesso copione a inizio ripresa, di nuovo Handanovic stoppa Immobile su una palla persa troppo facilmente dall’Inter e a occasione mancata coincide la pena da scontare. Martinez punisce sulla torre di Dumfries, Provedel sventa la beffa dell’immediato controsorpasso. A fare la differenza è la pericolosità dei nerazzurri sulle palle alte. Skriniar non devia a dovere la punizione recapitata da Dimarco, per contro la Lazio sembra più brillante nella manovra, grazie anche all’ingresso di Luis Alberto e Pedro. Inzaghi rischia: fuori Dimarco, ma soprattutto Dumfries e Lukaku con 20’ ancora da giocare. Fanno molto meglio i cambi di Sarri: assist di Pedro, destro nel sette di Luis Alberto. Il 3-1 lo sigla direttamente lo spagnolo.