Sabato 27 Luglio 2024
GIULIO MOLA
Sport

Conte-Juve, la pace che fa sognare i tifosi

Dopo la burrascosa frattura con Agnelli, la situazione ora è molto diversa: e già ad ottobre si parlava di un ritorno. Oggi ancora più possibile

Antonio Conte, 53 anni

Antonio Conte, 53 anni

La turbolenta 'love story' di Antonio Conte con il Tottenham sembra ai titoli di coda. Il tecnico salentino da alcuni giorni è rientrato nella sua casa di Torino ma parte dei media inglesi (Daily Mail e The Telegraph su tutti) danno per scontato l’esonero entro il weekend. Una scelta maturata dal presidente Daniel Levy nei giorni scorsi, dopo il durissimo sfogo dell’allenatore a seguito del pari in rimonta con il Southampton. "La storia del Tottenham è questa: 20 anni con questo proprietario e non hanno mai vinto nulla. Perché?" le parole molto forti di Conte. Buona parte dello spogliatoio si è risentito invocandoil licenziamento del mister, altri giocatori sono più cauti e la stessa BBC dà solo parte della colpa del tracollo degli Spurs all’allenatore il quale è in scadenza di contratto ma non intende rinunciare alle ultime tre mensilità del ricco stipendio da 15 milioni di sterline annui (oltre 17 milioni di euro netti). Per questo motivo da lunedì il fratello Gianluca sta trattando la buonuscita dell’ex allenatore di Juve e Inter: una cifra vicina ai 5 milioni di euro, oltre a un indennizzo per lo staff. La squadra al momento è affidata a Ryan Mason (con Harry Redknapp pronto ad affiancarlo fino a giugno), a Londra si pensa già a possibili sostituti: Pochettino in “primis“, poi Luis Enrique anche se il sogno è Zidane, il quale però aspetta una chiamata dal Real Madrid.

E mentre Conte aspetta solo di ufficializzare un divorzio ormai scritto, è cominciato il totosquadra. Certamente in Italia (nonostante le sirene del Psg) visto che era stato proprio il tecnico a gennaio (prima dell’operazione alla cistifellea) a sottolineare il desiderio di lavorare vicino alla famiglia. Erano i giorni in cui Antonio, già in crisi col Tottenham, era profondamente turbato dopo le perdite degli amici Ventrone, Vialli e Mihajlovic. Le possibili destinazioni si contano sulle dita di una mano: Juventus prima di tutto, ma poi Milan, Roma. E più defilata Inter.

Può sembrare strano ma nell’autunno del 2022 si erano ricomposti i rapporti fra Conte e Agnelli: anzi, pare che nello scorso ottobre ci fosse già un accordo di massima per il suo ritorno a Torino. Bisognerà vedere se, con il ribaltone societario, cambieranno le strategie. Perché Allegri (che sta facendo benissimo nella seconda parte di stagione) è blindato fino al 2025 e un esonero costerebbe 30 milioni. Il Milan, che già lo aveva cercato in passato (nel 2014, per ammissione di Adriano Galliani), è un’altra opzione graditissima a Conte ma legata ai risultati di Stefano Pioli (il quarto posto è fondamentale per le casse del club) e pure alle politiche di Red Bird, che non prevedono ingaggi folli. C’è una pista che porta a Roma (seconda chance, dopo quella rifiutata ai tempi in cui c’era l’amico Petrachi ds dei giallorossi) in caso di addio di Mou mentre al momento non è credibile un ritorno all’Inter. Ci sarebbe la disponibilità di Conte ma non l’apertura del club di Suning dopo il clamoroso divorzio dell’estate del 2021 in nome della stabilità finanziaria. Però il nome circola, e già questo basta per innervosire parecchio Simone Inzaghi.