Paolo Franci
Attempati magari, ma fenomenali e il gol sempre in canna. E’il mercato del vintage da urlo in zona gol, del grande nome che funziona a prescindere da rughe e cicatrici di battaglia. L’aveva detto anche Paratici – certo senza scoprire chissà quali nuovi mondi – che quello all’ombra del maledetto Covid sarebbe stato il calciomercato delle idee e dell’usato sicuro. Una sorta di Ebay del pallone categoria ‘maturo’ ma di altissimo profilo. E come dare torto a chi li ingaggia? No, dico, ma l’avete visto Ibra al Milan? Manco Batman a Gotham City quando la storia si fa seria. Al punto che il club rossonero è dovuto tornare sui suoi passi nell’affaire panchina: confermato Pioli e ciaociao a Rangnick. E mica c’è solo Zlatan tra i giganti d’oro e un po’ agè. Uno di questi è il Cigno di Sarajevo, Edin Dzeko. A Roma negli anni scorsi hanno provato a venderlo al Chelsea, poi all’Inter. E per loro (enorme) fortuna Edin il Magnifico è rimasto al suo posto. Ora il suo tempo all’ombra di Trigoria pare scaduto. Inter o Juve? Vedremo. Ma è un fatto che i nostri club più rampanti puntino sul romanista vintage, straordinario fuoriclasse. Tra l’altro, per un ultratrentenne che potrebbe andare, Dzeko, a Roma ne arriva uno a parametro zero: è il 33enne ex Chelsea Pedro.
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