Bruxelles, 27 marzo 2016 - E' morto Antoine Demoitié, il ciclista 25enne rimasto vittima di un incidente ieri a Sainte-Marie-Cappel, nelle Fiandre francesi durante la classica belga Gent-Wevelgem. Il corridore del team Wanty Gobert è finito a terra insieme ad altri quattro atleti quando è stato travolto da una moto, nel breve tratto francese della corsa. Era stato ricoverato in condizioni gravi a Lille, in Francia. Nella notte il suo cuore ha cessato di battere.
E' in corso un'inchiesta per capire la dinamica", ha detto Frederic Evrard, portavoce della gendarmeria regionale Nord-Pas-de-Calais all'agenzia France Presse.
LA GARA - Alla Gent-Wevelgem, prima delle classiche del Nord di ciclismo, l'amaro trionfo di Peter Sagan. Al traguardo lo slovacco, campione del mondo del team Tinkoff, ha battuto allo sprint i compagni di fuga, il belga Sep Vanmarke, della Lotto-Soudal, il russo del Team Katusha, Viatceslav Kuznetsov, e lo svizzero Fabian Cancellara (Trek).
DONATI GLI ORGANI - Sono stati donati gli organi di Antoine Demoitiè. Ne dà notizia il compagno di squadra Bill Gaetan dal suo profilo twitter, annunciando che la donazione "ha salvato tre vite: eroe fino in fondo!". Intanto la Wanty Gobert ha annunciato per stasera una conferenza stampa. Il portavoce del team, Josè Been, ha parlato dell'incidente 'scagionando' il motociclista: "Non si è trattato di un impatto ad alta velocità: conosco quella persona, è esperta, segue le gare belghe da 20 anni. Purtroppo c'è stata una caduta di gruppo, la moto dietro aveva una velocità moderata e ha scartato le bici a terra, ma non è riuscita ad evitare Antoine".
La morte del corridore belga ha però subito acceso le polemiche: "Basta!", twitta Stefano Garzelli, ex azzurro del ciclismo.