Roma, 27 maggio 2021 - La Cenerentola del girone F risponde al nome Ungheria. Nazionale mitica di un calcio che fu (sino agli anni Sessanta, Settanta del secolo passato), l’Ungheria è arrivata quarta nel girone di qualificazione a Uefa Euro 2020, dove ha raccolto 12 punti in otto partite arrivando dietro Croazia, Galles e Slovacchia - anche loro qualificate alla fase finale. La squadra del commissario tecnico, l’italiano Marco Rossi, classe 1964, ex difensore, si è qualificata agli spareggi grazie al secondo posto nel girone della Uefa Nations League 2018/19, raccogliendo dieci punti e arrivando due lunghezze dietro la Finlandia e una davanti alla Grecia.
Nella semifinale degli spareggi, gli ungheresi hanno vinto 3-1 in Bulgaria, ma nella finale contro l’Islanda a Budapest sembravano a un passo dall’eliminazione quando le reti nel finale di Loïc Négo (88’) e Dominik Szoboszlai (92’) hanno regalato loro la vittoria per 2-1 e un posto nella fase finale. Rossi ha preconvocato 30 calciatori: portieri Ádám Bogdán (Ferencváros), Dénes Dibusz (Ferencváros), Péter Gulácsi (Leipzig), Balázs Tóth (Puskás Akademia); difensori Bendegúz Bolla (Fehérvár), Endre Botka (Ferencváros), Attila Fiola (Fehérvár), Szilveszter Hangya (Fehérvár), Ákos Kecskés (Lugano), Ádám Lang (Omonoia), Gergo Lovrencsics (Ferencváros), Willi Orbán (Leipzig), Csaba Spandler (Puskás Akademia), Attila Szalai (Fenerbahçe); centrocampisti Tamás Cseri (Mezokovesd) Dániel Gazdag (Budapest Honvéd), Filip Holender (Partizan), László Kleinheisler (Osijek), Ádám Nagy (Bristol City), Loïc Négo (Fehérvár), Ándras Schäfer (Dunajská Streda), Dávid Sigér (Ferencváros), Dominik Szoboszlai (Leipzig); attaccanti: János Hahn (Paks), Nemanja Nikolic (Fehérvár), Roland Sallai (Freiburg), Szabolcs Schön (Dallas), Ádám Szalai (Mainz), Kevin Varga (Kasimpasa) e Roland Varga (MTK Budapest).
Per l’Ungheria è la seconda fase finale degli Europei consecutiva. La partecipazione del 2016 è stata la prima dal 1972 e la prima fase finale in generale da quella del Mondiale del 1986. I magiari hanno raggiunto la fase finale delle prime due edizioni degli Europei - 1964 e 1972 - alle quali hanno preso parte solo quattro Nazionali. Nel 2016 la squadra allenata da Bernd Storck è arrivata prima con cinque punti nel gruppo F, a pari punti con l’Islanda che ha superato in virtù degli sconti diretti, e sopra di due punti ai futuri campioni del Portogallo, mentre l’Austria è arrivata ultima con un solo punto.
In quell’edizione l’Ungheria ha iniziato con un 2-0 sull’Austria a Bordeaux e poi pareggiato 1-1 con l’Islanda e 3-3 con il Portogallo. Agli ottavi il Belgio ha spezzato i suoi sogni di gloria strapazzandola 4-0 a Tolosa - anche se 3 di questi gol sono arrivati negli ultimi 12 minuti di gioco. L’Ungheria è arrivata in finale ai Mondiali del 1938 e 1954, perdendo rispettivamente contro Italia (in Francia) e Germania Ovest (in Svizzera). Ultima curiosità, gli ungheresi non hanno mai battuto il Portogallo, anche se nella sfida del 2016 a Lione sono passati tre volte in vantaggio, ma tutte e tre le volte hanno subito il gol del pari - arrivando davanti ai futuri campioni del Portogallo nel girone in virtù di questo risultato.