Udine, 1 ottobre 2020 – Non sembra esserci la parola sconfitta nel vocabolario del Milan di Stefano Pioli che, dopo il pareggio con la Roma di domenica scorsa, nel lunch match della sesta giornata di Serie A coglie il 24° risultato utile consecutivo piegando 2-1 l’Udinese e allungando nuovamente in vetta alla classifica a +4 sull’Atalanta e +5 sul terzetto composto da Napoli, Inter e Sassuolo. A marchiare a fuoco l’ennesima gemma rossonera ci ha pensato uno Zlatan Ibrahimovic sempre più difficile, a 39 anni suonati, da descrivere con aggettivi appropriati. Lo show dello svedese inizia al 18° con una magistrale protezione del pallone e con il conseguente assist per l’1-0 di Franck Kessie e prosegue nella ripresa con tante giocate di pregevole fattura, tra le quali spicca il gol del definitivo 2-1 segnato all’83° in rovesciata dopo un errato disimpegno della difesa di un’Udinese che, soprattutto dopo la rete del pareggio siglata su rigore da De Paul a inizio ripresa, ha giocato senza timore reverenziale, difendendosi in maniera molto accorta e cercando di fare male con il gioco in transizione.
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Kessie segna il vantaggio, i friulani resistono
Gotti un po’ a sorpresa vira sul 4-4-3 cambiando ben quattro undicesimi rispetto alla formazione di domenica. Tra le novità dello scacchiere bianconero ci sono il portiere Musso, Stryger Larsen – al rientro da un infortunio e alla sua 100^ presenza in Serie A – e l’ex rossonero Deulofeu, lanciato nel tridente offensivo assieme a Pussetto e Okaka. Pioli invece replica confermando il collaudato 4-2-3-1 e ritrovando ben cinque titolari lasciati a riposo nella sfida vincente di Europa League contro lo Sparta Praga. L’Udinese parte bene, con un efficace pressing e le sortite offensive insidiose di Pussetto e Deulofeu, alle quali il Milan risponde al 10° con la deviazione da buona posizione di Saelemakers che raccoglie la pennellata di Leao ma non inquadra di un soffio la porta bianconera. Con il passare dei minuti però i rossoneri riescono a prendere sempre il sopravvento con una manovra avvolgente e raccolgono i frutti del loro lavoro passando in vantaggio al 18° grazie a Kessie, che a rimorchio raccoglie un assist al bacio di Ibrahimovic – perfetto nella difesa del pallone – e trafigge Musso con un destro potente che si infila sotto la traversa. Finita in svantaggio, l’Udinese non sembra accusare più tanto il colpo e pian piano esce dal guscio affidandosi alle ripartenze per provare a fare male: da una di esse al 22° nasce l’occasione dell’ex rossonero Deulofeu che da buona posizione spara il pallone alto sopra la traversa milanista. Un guizzo che accende ulteriormente i friulani che cercano di rimanere con maggior costanza e convinzione nella metà campo rossonera e creare qualche grattacapo agli ospiti che però non si scompongono e lasciano sfogare gli avversari prima di riaffacciarsi dalle parti di Musso con un destro potente ma troppo prevedibile di Ibrahimovic al 39°. Prima dell’intervallo c’è poi spazio anche per qualche polemica di marca bianconera per un corpo a corpo nell’area rossonera tra Okaka e Ibrahimovic, ma Di Bello non ravvisa irregolarità e manda tutti negli spogliatoi sull’1-0 ospite.
Pari Udinese, ma arriva la magia di Ibra
L’arbitro non ha invece dubbi, dopo poco più di un 1’ dall’inizio della ripresa, quando fischia il penalty per un contatto in area tra Pussetto e Romagnoli, che sembra in realtà toccare prima il pallone: sul dischetto va De Paul che fredda Donnarumma con una conclusione potente e precisa per l'1-1. Il match si infiamma con l’Udinese che prende coraggio e con il Milan che a sua volta protesta per l’intervento di Musso su Ibrahimovic che però, quando viene steso vicino al dischetto, è in posizione di netto fuorigioco. L’atteggiamento dei rossoneri pare comunque un po’ troppo remissivo e spinge Pioli a mischiare le carte e a gettare nella mischia Brahim Diaz e Tonali al posto di Saelemaekers e Bennacer: con i cambi i rossoneri sembrano riprendere vigore ma dall’altra parte trovano un’Udinese molto attenta in fase di copertura e allora, sornioni, devono attendere l’83° per sbloccare nuovamente la situazione grazie a Zlatan Ibrahimovic che sfrutta un errato disimpegno della retroguardia bianconera e in rovesciata segna la prodezza che riporta avanti i suoi e chiude di fatto i conti. Nei 10’ finali il Milan riesce infatti ad amministrare senza rischi il vantaggio e a portare a casa un’altra importantissima vittoria.
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