Sabato 21 Dicembre 2024
MATTEO AIROLDI
Calcio

Champions League, Tottenham-Milan 0-0: i rossoneri approdano ai quarti

Gli uomini di Pioli creano più occasioni degli Hotspurs e riescono a difendere l'1-0 dell'andata passando il turno. Erano 11 anni che il Diavolo non arrivava ai quarti si Champions

Stefano Pioli esulta per il passaggio ai quarti di Champions (Ansa)

Londra (Regno Unito), 8 marzo 2023 – Missione compiuta: il Milan dopo undici anni torna ai quarti di finale di Champions League. Allo stadio di New White Hart Lane finisce 0-0 tra il Tottenham e i rossoneri che riescono così a proteggere l’1-0 dell’andata e soprattutto ad entrare nel club delle migliori otto in Europa. Un pareggio in terra inglese che sta senza dubbio più stretto ai rossoneri, protagonisti di una gara di grande personalità e intensità, ma anche autori delle più ghiotte occasioni della serata. Il Milan è infatti andato vicino al vantaggio già nel primo tempo, precisamente al 18’, con il diagonale di Junior Messias, finito di un soffio sul fondo. Nella ripresa poi, i rossoneri sono stati bravi a far sfogare un Tottenham comunque poco concreto in attacco e hanno sprecato ghiotte palle gol con Diaz, Giroud Leao e soprattutto Origi, che nel finale ha colpito il palo con un diagonale. Rimasto in dieci per l’espulsione di Romero al 76’ e protagonista di una gara giocata sotto ritmo, il Tottenham ha cercato in tutti i modi di rendersi concretamente pericoloso, ma ci è riuscito soltanto in pieno recupero con la spizzata di testa di Kane, che ha costretto Maignan all’intervento provvidenziale e ha messo l’ipoteca sul passaggio del turno.

Le scelte di Conte e Pioli

Tornato sulla panchina degli Hotspurs dopo l’operazione chirurgica alla cistifellea che lo ha tenuto ai box diverse settimane, Antonio Conte schiera il suo Tottenham con un 3-4-3 a trazione offensiva: nel pacchetto difensivo davanti al portiere Forster manca Dier – squalificato dopo l’ammonizione rimediata nel match di andata – ma ci sono l’ex Atalanta Cristian Romero, Clément Lenglet e Ben Davies. Le fasce sono invece di competenza di Ivan Perisic – altra conoscenza della Serie A visti i trascorsi all’Inter – e di Ben Davies, mentre a centrocampo torna Pierre-Emile Hojbjerg che compone il tandem con Oliver Skipp. Nessuna sorpresa nel tridente d’attacco, formato dall’ex Juventus Dejan Kulusevski, da Harry Kane e da Son. Pioli sul fronte milanista risponde con un 3-4-2-1: tra i pali della porta rossonera torna dopo un lungo stop Mike Maignan, che è protetto da Pierre Kalulu, Malick Thiaw e Fikayo Tomori. Sulle corsie esterne agiscono invece Junior Messias e Theo Hernandez. La prima, grande novità dello scacchiere rossonero è a centrocampo, dove a far coppia con Sandro Tonali c’è Rade Krunic e non Ismael Bennacer. Recuperato invece in extremis l’eroe del match d’andata Brahim Diaz, che assieme a Rafael Leao supporta la punta Olivier Giroud, il quale ha completamente smaltito l’attacco febbrile che lo ha colpito nei giorni scorsi.

Primo tempo

Partenza intraprendente del Milan, che gioca con personalità. Con il passare dei minuti, però, il Tottenham alza la pressione sui portatori di palla rossoneri e al 11’, dopo aver recuperato un pallone, si distende in contropiede arrivando alla conclusione con Emerson Royal: decisiva la deviazione di Tomori che smorza la palla e rende più agevole l’intervento di Maignan. Al 14’ provano a farsi vedere dalle parti di Forster anche i rossoneri, con Theo Hernandez che non riesce però a indirizzare bene e a dare la giusta forza alla palla. Ben più ghiotta l’opportunità che capita sui piedi di Junior Messias al 18’. Romero stende Leao al limite dell’area e si becca il cartellino giallo: sugli sviluppi della punizione, il Milan prova lo schema che porta al tiro Messias, il quale da ottima posizione strozza troppo il suo diagonale che finisce di poco sul fondo. Il momento è favorevole ai rossoneri, che gestiscono il pallone con un buon fraseggio, ma al 35’ corrono qualche rischio sul tiro di Kane che viene deviato pericolosamente da Thiaw. Un guizzo che fa riprendere un po’ di coraggio e metri al Tottenham, il quale chiude il primo tempo in crescendo. Il Milan, grazie anche a un Olivier Giroud protagonista di una gara di grande sacrificio, riesce però a coprirsi con efficacia e a proteggere lo 0-0 fino alla pausa di metà gara.

Secondo tempo

Il secondo tempo comincia con un po’ di apprensione per i rossoneri: Brahim Diaz rimedia infatti da Romero una manata fortuita sul volto e resta a terra per qualche minuto. Quando il gioco ricomincia è il Tottenham a cercare di prendere in mano l’iniziativa provando a sfruttare le iniziative di Kulusevski sulla corsia di destra, ma è il Milan a divorarsi il gol del vantaggio con la miglior occasione del match: al culmine di un’ottima ripartenza, Brahim Diaz arriva al tiro nel cuore dell’area avversaria e impegna Forster, costretto all’intervento con i piedi per respingere il pallone che capita sui piedi di Theo, il quale non trova però lo specchio della porta avversaria. Per dare la scossa Conte decide di operare la prima sostituzione di serata inserendo Pedro Porro al posto dell’ex Inter Perisic. Anche Pioli, sul fronte rossonero, è costretto al cambio: un problema muscolare mette in fatti ko Junior Messias, che lascia quindi spazio ad Alexis Saelemaekers. Il tempo stringe per gli Hotspurs che devono ribaltare l’1-0 dell’andata e alzano i giri del loro motore e con Hojbjerg arrivano alla conclusione che viene alzata in corner da Maignan. La risposta rossonera è decisa e racchiusa nel tiro di Giroud che raccoglie una respinta di Forster su conclusione di Brahim Diaz ma non riesce a trovare il fondo della rete inglese. Al 69’ conte si gioca anche la carta Richarlison, inserito al posto di Emerson Royal per provare a dar maggiore peso e qualità alla fase offensiva degli Hotspurs, ma un minuto più tardi è ancora il Milan a sprecare una ghiotta opportunità con Leao che, lanciato in campo aperto da Thiaw, calcia alto il pallone.

Nel quarto d’ora finale, i padroni di casa cercano il tutto per tutto provando a schiacciare il Milan nella propria metà campo, ma al 76’ perdono Cristian Romero: l’argentino stende infatti Theo Hernandez con un brutto intervento in ritardo, rimediando il cartellino rosso per doppia ammonizione ma anche un problema alla caviglia. Con la superiorità numerica, Pioli decide di dare maggiore copertura al centrocampo con l’inserimento di Bennacer al posto di Brahim Diaz, ma anche di far rifiatare Giroud, sostituito da Origi. Gli Hotspurs protestano per un contatto in area e il Milan cerca di approfittarne con una bruciante ripartenza di Leao che serve poi Tonali, il cui tiro viene però murato dalla retroguardia inglese. All’86’ ci prova anche il neoentrato Bennacer con un velleitario tiro dalla distanza. L’ultimo guizzo di una serata chiaroscurale del portoghese che al 90’ lascia spazio a Rebic. In pieno recupero arriva la prima, grande occasione del Tottenham, firmata da Kane, che scalda in guanti di Maignan con un insidioso colpo di testa. Sul ribaltamento di fronte arriva poi l’ennesima, nitida palla gol del Milan, sprecata da Origi che con un diagonale colpisce il palo. La tensione dei rossoneri si scioglie però definitivamente dopo 6’ di recupero, quando l’arbitro Turpin sancisce la fine della partita ma soprattutto il ritorno ai quarti di Champions del Milan dopo undici anni.