Torino, 24 febbraio 2021 - E' salito a nove, di cui sette calciatori e due membri dello staff, il conto dei positivi del gruppo squadra del Torino. Dopo il giro di tamponi effettuato nella serata di ieri, è emersa un altro caso fra i granata, che anche oggi - su indicazione dell'Asl - non sosterranno alcuna sessione di allenamento. Va da sé che la gara con il Sassuolo, in programma per venerdì sera allo stadio Grande Torino, sia a serio rischio rinvio. Rinvio che scatterebbe automaticamente nel caso in cui mister Davide Nicola non avesse a disposizione almeno tre giocatori. Altrimenti potrebbe essere la stessa società piemontese a richiedere il posticipo, se si verificasse un focolaio Covid con più di 10 giocatori contagiati riscontrati nell'arco di una settimana.
Covid, il bollettino del 24 febbraio
"Possibilità che non si giochi"
Attenzione però, perché il protocollo della Serie A potrebbe finire in secondo piano di fronte a un intervento dell'Asl, come peraltro già accaduto in occasione di Juventus-Napoli. La sentenza del Collegio di garanzia del Coni ha fatto giurisprudenza in questo senso. "Ci comportiamo a seconda delle fasi epidemiche che affrontiamo - le parole del dg dell'Asl di Torino Carlo Picco - C’è il tema della variante inglese che sta circolando molto e che ci ha portato a mini zone rosse, anche in Piemonte, pertanto la tensione è altissima. Di fronte a un cluster con suggestioni importanti di variante inglese come nel Torino, con diffusione sia tra i calciatori sia tra le persone a loro vicine, ci ha fatto riflettere su questa tematica. Possibile rinvio della sfida con il Sassuolo? Si stanno facendo accertamenti e tamponi giorno per giorno per capire se si è contenuta la diffusione. Non c’è una parola definitiva su questo tema, a oggi siamo in allerta e c’è la possibilità che non si giochi. Se non ci fosse stata la variante inglese allora non avremmo preso questa posizione. Il Torino rischia di fermarsi una partita: entro domani sarà presa una decisione".
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