Riyadh, 18 gennaio 2023 - Questa sera, alle ore 20 italiane, Milan e Inter si contenderanno la Supercoppa Italiana. Le due squadre milanesi giocheranno a Riyadh, in Arabia Saudita, per accordi presi dalla Lega Serie A assieme al governo saudita. Ma perché, nello specifico, la partita che assegna il trofeo tra i Campioni d'Italia e quelli della coppa nazionale si disputa così lontano dai confini del Bel Paese?
Il progetto Vision 30 dell'Arabia Saudita
L'Arabia Saudita sta attraversando un periodo storico molto importante, sia dal punto di vista culturale che economico. Il principe ereditario Mohammad bin Salman ha lanciato, nel 2016, il nuovo progetto denominato Vision 30, il cui obiettivo è quello di ridurre la dipendenza economica del Paese dalla vendita del petrolio, fonte principale di introiti dello stato medio-orientale. Gli investimenti hanno coinvolto il turismo e lo sport, con proprio la Supercoppa Italiana che fa parte di tale iniziativa, assieme a manifestazioni come la Formula 1, match di boxe, MMA e la stessa Supercoppa spagnola.
Siglato nel 2018, l'accordo tra Lega Serie A e Arabia Saudita è stato firmato per tre edizioni della competizione; a causa della pandemia, che ha fatto saltare l'appuntamento del 2020, quella di quest'anno sarà la terza e ultima Supercoppa che verrà disputata a Riyadh, più precisamente al King Fahd International Stadium. Le cifre totali si aggirano attorno ai 23 milioni di euro: quest'anno, in particolare, il montepremi sarà di 7,5 milioni, che verranno suddivisi tra le due squadre (il 90%) e la stessa Lega organizzatrice dell'evento (10%). Non è escluso che, nel prossimo futuro, l'accordo per portare la Supercoppa in Arabia venga rinnovato o esteso. Leggi anche: Coppa Italia, la Cremonese elimina il Napoli