Madrid, 27 settembre 2020 - Neanche il più ottimista dei tifosi dell'Atletico Madrid si sarebbe mai potuto immaginare un debutto del genere da parte di Luis Suarez. L'uruguaiano, appena arrivato ai Colchoneros dopo l'addio al Barcellona, è partito dalla panchina contro il Granada. Ma dopo 70 minuti passati da spettatore, El Pistolero ha lasciato eccome il proprio segno su un match a senso unico per i biancorossi di Diego Simeone. Al 6-1 finale infatti il bomber classe '87 ha contribuito con un assist per il gol di Marcos Llorente e soprattutto con una doppietta. Prima Suarez ha fatto male agli avversari di testa, poi con un sinistro per ribadire in rete la sua stessa conclusione terminata sul palo.
Quello che però ha impressionato maggiormente, oltre alla condizione fisica dell'ex centravanti anche di Ajax e Liverpool, è stata l'intesa con la squadra. Il giocatore sudamericano infatti è sembrato essere l'ideale per fare da sponda e per premiare gli inserimenti dei compagni. Se il buongiorno si vede dal mattino, l'avventura a Madrid di Suarez, reduce da una settimana densa di emozioni (positive e negative) fra il saluto al Barca e il caos relativo all'indagine per l'esame sostenuto in quel di Perugia, sembra destinata a grandi fortune. Alla faccia di chi, anche in casa blaugrana (vedi Ronald Koeman che lo ha messo alla porta) lo considerava in declino e non più adatto ai palcoscenici più importanti.