Mercoledì 25 Dicembre 2024
GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
Calcio

Sporting Lisbona-Juventus 1-1, bianconeri in semifinale di Europa League

A Rabiot risponde Edwards dal dischetto: adesso per la banda Spalletti si materializza lo spauracchio Siviglia

Rabiot (Afp/Ansa)

Lisbona (Portogallo), 20 aprile 2023 - All'andata la contesa fu decisa da Gatti, il protagonista che non ti aspetti: al ritorno l'opera la completa Rabiot, uno che in stagione in casa Juventus ha risolto parecchie grane. Peccato poi che il francese sia anche il protagonista negativo del rigore, poi trasformato da Edwards, il migliore dei suoi, che di fatto dà nuova linfa al sogno dello Sporting Lisbona di staccare il pass per le semifinali di Europa League. Invece niente da fare: grazie a un secondo tempo di quantità, spessore e sofferenza, ad avanzare nel torneo sono i bianconeri, che ritrovano il sorriso anche in campo dopo le note vicende giudiziarie legate alla penalizzazione (per ora annullata) in campionato. Adesso il livello per la squadra di Massimiliano Allegri sale e non poco: in semifinale da superare ci sarà uno specialista della competizione come il Siviglia, che nel frattempo ha liquidato senza troppi complimenti il Manchester United. L'impressione è che per superare questo ulteriore step alla Juve serva anche il miglior Vlahovic, anche stasera assente ingiustificato in zona gol.

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Le formazioni ufficiali

Tra i pali si rivede Szczesny dopo la grande paura della gara di andata: a sua protezione ci sono Danilo, Bremer e Alex Sandro, con Cuadrado e Chiesa come quinti e Locatelli piazzato davanti alla difesa nel 3-1-4-2 disegnato da Allegri. Sulla linea mediana ci sono invece Miretti e Rabiot, mentre la coppia d'attacco è composta da Di Maria e Vlahovic. Amorim risponde con un 3-4-3 aperto in porta da Adan, protetto da Diomandé, Coates e Inacio. A centrocampo tocca a Morita e Ugarte, con Esgaio e Santos come quinti e il trio Goncalves-Edwards-Trincao in attacco.

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Primo tempo

Pronti, via e Inacio pasticcia in area regalando la sfera a Di Maria prima di farsi perdonare opponendosi in prima persona al tentativo dell'argentino, che al 4' ci prova di testa su suggerimento di Chiesa: la palla sfila sul fondo. Con lo stesso fondamentale sul ribaltamento di fronte ci prova proprio Inacio, ma la mira è imprecisa: al 9' è invece perfetta quella di Rabiot, che con una girata vincente su assist di Alex Sandro risolve un batti e ribatti in area sugli sviluppi di un corner. Lo Sporting accusa il colpo ma prova a reagire con Edwards, il cui cross verso il centro tuttavia non trova pronto alcun compagno di squadra. L'occasione buona per i portoghesi per pareggiare i conti arriva al 20', quando dopo una deviazione di Danilo sul palo della sua stessa porta su cross di Edwards, il migliore dei suoi, Rabiot stende Ugarte: sul dischetto si presenta proprio Edwards, che beffa Szczesny con una conclusione centrale. Tutto da rifare per la Juventus, che al 26' cerca di tornare in attacco con una palla lunga per Rabiot: troppo per essere raggiunta dal francese, che ha qualcosa da farsi perdonare. Al 29' è preciso l'anticipo di Morita su Di Maria, mentre sull'altro fronte è clamorosa la chance capitata al 35' a Diomandé, che dagli sviluppi di un angolo svetta su Bremer e incorna la sfera di poco fuori. Al 37' fa decisamente meglio in fase difensiva Alex Sandro, che copre bene su uno scatenato Edwards. Al 39' Di Maria scocca una botta molto potente dalla distanza: Esgaio si oppone con il corpo prima che l'arbitro mandi le squadre negli spogliatoi con un pareggio che, in virtù della vittoria della gara di andata, continua a sorridere ai bianconeri, curiosamente prima aiutati e poi danneggiati da Rabiot.

Secondo tempo

 Le formazioni rientrano in campo con gli stessi effettivi che, dalla sponda lusitana, richiedono un nuovo calcio di rigore per un possibile fallo di Danilo: la squadra arbitrale, capitanata da Letexier, tuttavia non ravvisa alcuna irregolarità e lascia proseguire il gioco, saldamente nelle mani della Juventus per quanto riguarda il possesso della sfera. Al 51' Chiesa cerca Vlahovic in verticale, ma sbaglia la misura del passaggio. Al 54' proprio il serbo sciupa una clamorosa occasione quando, su cross (deviato) di Cuadrado, di testa manda la sfera sopra la traversa a portata praticamente spalancata. Al 56' è Miretti ad innescare ancora Vlahovic, la cui conclusione viene murata dalla difesa di casa. Al 59' Szczesny pasticcia in uscita dopo uno scontro con Edwards salvo poi riuscire comunque ad agguantare la sfera. Al 61' la difesa bianconera respinge alla buona un cross che diventa invitante per Santos, che calcia ma manca il bersaglio. La Juve si chiude e cerca di fare male in contropiede: è quanto accade al 69', quando Vlahovic lavora una bella palla per Chiesa, che col mancino non riesce a inquadrare lo specchio della porta. E' l'ultimo sussulto della (scialba) partita del serbo, sostituito da Milik: in campo si vedono anche Pogba e Gatti rispettivamente per Miretti e Bremer, acciaccato. I cambi non sortiscono gli effetti sperati, perché i bianconeri ballano in difesa e lo fanno in particolare al 75', quando Danilo calcola male il rimbalzo della sfera e spiana la strada alla botta di Esgaio, che da ottima posizione spara incredibilmente alto. Allegri inserisce Kostic per Chiesa, mentre Amorim risponde gettando nella mischia Chermiti Matheus Reis per Trincao e Inacio: il tecnico bianconero prova a coprire i suoi, mentre per quello portoghese si tratta quasi delle mosse della disperazione alla luce del gol da recuperare nel doppio confronto. In luogo di Santos viene poi inserito Arthur Gomes, ma la vera novità è Coates, di professione difensore centrale, schierato in attacco: all'88' per poco la scelta non paga, ma l'uruguaiano da ottima posizione, con un piede non proprio raffinato per ovvi motivi, sciupa incredibilmente il bel cross dalla destra di Edwards. Coates è una (grossa) mina vagante: al 90' una sua sponda manda in tilt Szczesny, salvato da un Alex Sandro appostato sulla linea in maniera provvidenziale. E' di fatto l'ultima chance a disposizione dello Sporting per continuare a cullare il sogno delle semifinali di Europa League: sogno che invece diventa realtà per la Juventus, attesa ora dal Siviglia.