Napoli, 2 febbraio 2023 - Il Napoli capolista continua a volare: tredici punti di vantaggio in classifica sull'Inter e una corsa verso lo scudetto che pare inarrestabile. Comprensibile, quindi, l'entusiasmo che si respira in città. E così sono tantissimi i tifosi che ogni giorno si recano a Castel Volturno a caccia di autografi e foto con i loro campioni del cuore.
A Luciano Spalletti non è però sfuggita la presenza di molti giovani accalcati dietro le recinzioni anche di mattina, in pieno orario scolastico. Il tecnico si è avvicinato a loro per impartire una bella ramanzina: "Come mai non siete a scuola?", la sua domanda. Pronta la risposta dei bambini: "C'è sciopero". Una replica che non ha convinto del tutto l'allenatore azzurro, che incalza: "E quando recuperate la lezione? Nel pomeriggio?". "Mai", la risposta dei piccoli tifosi del Napoli.
Il siparietto è continuato con Spalletti in versone professore. Ed è subito arrivata la bacchettata: "Se non andate a scuola, come capirete quello che dico quando vi dovrò allenare? Io quelli che non capiscono non li voglio".
Non è il primo rimprovero nei confronti dei bambini presenti al mattino nel centro sportivo del Napoli. Lo scorso novembre, parlando con un piccolo tifoso, il mister ex Roma e Inter aveva spiegato: "Ci sono due modi di fare sport: calciando il pallone e studiando per capire quello che chiedo io. Studiare è uno sport, anche perché se vuoi giocare con me nel Napoli devi capire cosa si vuole fare e dove si vuole andare. Di Lorenzo è il capitano non solo perché è bravo a giocare ma perché ha la pagella migliore di tutti".