Napoli, 29 aprile 2022 - Trasformare la delusione post Empoli nella carica giusta per chiudere bene il campionato senza lasciarsi scappare via anche il biglietto per la prossima Champions League: in sostanza è questo il messaggio lanciato in conferenza stampa da Luciano Spalletti alla vigilia di Napoli-Sassuolo.
La carica di ADL
Il tecnico toscano, al di là della partita di domani, sembra già proiettato al futuro: un futuro che lui vede ancora a forti tinte azzurre. "Nel mio mirino ora c'è solo la gara con i neroverdi. Per il resto per me parla il contratto: sono legato a questo club per un altro anno più opzione, ma a parte questi dettagli burocratici voglio restare qui". Dello stesso parere, dopo qualche settimana di maretta, è pure Aurelio De Laurentiis. "Il presidente si mostra come un uomo duro ma in realtà in questi giorni così difficili si è rivelato di un'estrema sensibilità cercando di ricompattare quel corpo unico che siamo noi che in questa stagione ha dato tante soddisfazioni. La sua presenza ha fornito nuovi stimoli ai giocatori per provare a raggiungere l'obiettivo che ci eravamo prefissati all'alba di questa annata: è esattamente ciò che faremo dopo quanto accaduto domenica scorsa". Un tasto dolentissimo sul quale Spalletti è praticamente obbligato a tornare. "Non sono contento della gara di Empoli, così come non lo è alcun componente della squadra e della società. Preferisco però analizzare la situazione guardando a quello che ci eravamo detti prima di questa stagione: volevamo tornare in Champions League. Poi - continua il tecnico toscano - eravamo stati bravi a crearci una chance di raggiungere qualcosa di importante ma non siamo stati altrettanto bravi a sfruttarla nonostante ormai ci fossimo ingolositi".
Nessun processo a Meret
Per i posteri uno dei responsabili principali della fine del sogno scudetto resterà Meret, uno dei tanti protagonisti in negativo di una settimana terribile per i portieri. "La colpa non è solo sua: è anche mia che gli chiedo un lavoro con i piedi poco consono alle sue qualità, mentre per me l'estremo difensore è un giocatore di movimento. In quel ruolo comunque abbiamo due elementi molto forti che mi danno solo l'imbarazzo della scelta". L'impressione è che molte certezze nel reparto arretrato siano venute meno dopo l'infortunio occorso a Di Lorenzo. "E' un leader silenzioso la cui assenza ha inevitabilmente pesato, pur riconoscendo tutti i meriti del caso a Zanoli". Infine solo buone parole per la coppia Osimhen-Mertens. "Hanno fatto ottime cose".