Milano, 21 dicembre 2022 - Lo Shakhtar Donetsk contro la Fifa, e in particolare contro i provvedimenti presi dal massimo organo del calcio mondiale dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Il riferimento va in particolar modo al via libera ai giocatori e agli allenatori stranieri presenti nel paese colpito dalla guerra a sospendere il proprio contratto fino al prossimo 30 giugno, nel caso in cui non riescano a trovare un accordo preventivo con le rispettive società. Uno degli esempi è l'esterno Tete, trasferitosi in prestito al Lione da marzo. Secondo i dirigenti arancioneri, questa decisione della Fifa ha recato un grave danno finanziario al club. E così lo Shakhtar si è rivolto al Tas di Losanna (Svizzera) per chiedere un risarcimento. L'udienza è fissata per domani alle 9:30.
Danni da 40 milioni
"Molti giocatori di livello internazionali hanno lasciato il club con trasferimenti a costo zero - le parole del direttore generale dello Shakhtar, Sergei Palkin - Queste misure della Fifa alla fine hanno portato a una perdita di introiti per le cessioni dei giocatori e a una diminuzione del reddito base del club di circa 40 milioni. Il club cercherà di recuperare questa somma e la Fifa dovrebbe rimborsare i danni di cui è responsabile". In una circolare risalente a luglio, la Fifa ha riconosciuto che i club ucraini "potrebbero dover affrontare un gran numero di esodi", ma ha ritenuto che questa fosse "una conseguenza inevitabile della situazione in Ucraina", promettendo di garantire che gli "interessi" dei "club ucraini sono protetti".