Roma, 29 novembre 2020 - "Il mio obiettivo è aiutare tutto lo sport. All’inizio mi sono impegnato soprattutto per aiutare lo sport di base, con milioni di persone che non possono più praticare sport e realtà danneggiate. Non per questo non dobbiamo sostenere il calcio. Il calcio è lo sport che determina le maggiori entrate fiscali che noi poi distribuiamo a tutte le altre discipline. E’ giusto aiutarlo, anche se la Serie A ha pure il dovere di riorganizzarsi. Dal Pino ha avviato già il percorso di rinnovamento, mi auguro che possa continuare". Parla in questi termini il ministro Vincenzo Spadafora del momento attraversato dal mondo dello sport e in particolare dal calcio di Serie A, messo in crisi come d'altronde tutti i settori economici del Paese dalle conseguenze del Covid-19.
Salary cAp per i calciatori?
Fra le proposte avanzate per sistemare i conti anche quella di introdurre un massimo salariale per i giocatori. "Non so se metterlo o meno sia una cosa buona, ma di certo in questo momento storico, e non solo per l’emergenza sanitaria, sentire la contrapposizione tra un mondo del calcio che chiede aiuto perché non ce la fa e degli stipendi che sono al di sopra della realtà e delle possibilità stesse delle società mi sembra sicuramente contraddittorio - il pensiero di Spadafora ai microfoni della Rai - Sicuramente una forma che contemperi questo problema io la vedrei, anche come cittadino e tifoso".
Sos dalle serie minori
Detto della Serie A, anche le categorie inferiori non se la passano di certo bene, anzi. "Bisognerebbe prendere da esempio gli altri paesi in cui la Serie A sostiene e aiuta anche le altre serie minori. Credo che Gravina molte cose le stia già facendo, ma è nell’autonomia sacrosanta del mondo dello sport quella di rivedere gli schemi dei campionati. Anche noi, forse, dovremo invitare in modo stringente a rivedere tutto il sistema e ad aiutare tutte le altre serie minori a parte la Serie A".