Venerdì 22 Novembre 2024
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Calcio

Serie A, Dal Pino: "Nuovo lockdown? Campionato non si fermerebbe"

"Evitiamo banalizzazioni. Al Governo non abbiamo chiesto soldi, ma la reintroduzione del betting per i prossimi 24 mesi", le parole del numero uno della Lega Serie A

Il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino

Il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino

Milano, 16 novembre 2020 - “In caso di nuovo lockdown, il campionato di Serie A non si stopperà, ma continuerà". Ne è sicuro Paolo Dal Pino, che ha confermato di fatto quanto dichiarato nella giornata di ieri dal numero uno della Figc, Gabriele Gravina. Durante la trasmissione La Politica nel Pallone di Gr Parlamento Rai, il presidente della Lega Serie A ha parlato anche del momento che sta attraversando il nostro calcio, inteso come industria. "Ho scritto al Governo e non ho mai ricevuto una risposta scritta. Stessa cosa vale per Gravina. Vedo che in Inghilterra il premier Johnson si sta occupando direttamente di alcune tematiche della Premier, lo stesso è successo con la Merkel in Germania. Il calcio non è solo un'industria molto importante, ma è anche nel dna dell'Italia". 

Evitiamo banalizzazioni

Il messaggio ha un preciso destinatario, al quale Dal Pino ha avanzato precise richieste. "Noi dobbiamo fare il nostro, rivedendo il nostro business model, trasformando la Lega Serie A in una media company e prendendoci in mano il nostro futuro. Abbiamo perso circa 600 milioni quest'anno, a causa delle misure restrittive e abbiamo chiesto che ci siano dei ristori, dato che paghiamo oltre un miliardo di contributi all'anno, e la nostra richiesta è stata solo quella di differire i termini di pagamento. Evitiamo le banalizzazioni - ha sottolineato Dal Pino - che credo facciano male a tutti. Il calcio è un elemento importante nella nostra cultura e nella nostra società. Dal governo mi aspetto soprattutto sensibilità. Non abbiamo chiesto soldi alle casse dello Stato. Abbiamo chiesto un'altra cosa importante per noi, ovvero la reintroduzione per i prossimi 24 mesi del betting. L'eliminazione di questo elemento di sponsorizzazione, che esiste in giro per tutta Europa, ha portato via un sacco di milioni di sponsor". 

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