Backa Topola (Serbia), 24 marzo 2023 - Dopo 5 anni tornano a sfidarsi Serbia e Italia Under-21: all'epoca fu decisivo il guizzo di Vido, mentre nella serata di Backa Topola il mattatore assoluto è Mulattieri, autore della doppietta firmata nella ripresa che vale il successo degli azzurrini nella prima delle due amichevoli organizzate per preparare gli Europei di categoria, in programma dal 21 giugno all'8 luglio tra Romania e Georgia. Il secondo test è in programma lunedì 27 marzo alle 20 al Granillo di Reggio Calabria contro i pari età dell'Ucraina: il livello di difficoltà salirà ulteriormente per gli azzurrini, che vogliono presentarsi al meglio a una rassegna continentale in cui saranno inseriti nel Gruppo D insieme a Norvegia, Svizzera e Francia. Un vero e proprio girone di ferro da affrontare possibilmente con qualche certezza in più, soprattutto in zona offensiva: tra esse potrebbe rientrare proprio Mulattieri, il bomber che non ti aspetti nella serata in cui i meriti vanno ascritti a praticamente tutti i protagonisti. Sugli scudi anche Esposito, Baldanzi e poi i subentrati Zanoli e Parisi: tanta qualità al servizio di un'Under-21 che sogna un'estate magica.
Le formazioni ufficiali
Stevanovic sceglie un 4-5-1 con Filip Stankovic tra i pali, protetto da Rogan, Drezgic, Djuric e Micic. In mezzo al campo Nikola Stankovic, Miladinovic e Petkovic, con Lucic e Mitrovic sulle corsie esterne e Ratkov in attacco. Nicolato risponde con 3-5-2 quasi inedito e totalmente sperimentale. Si comincia dalla scelta di Caprile come portiere: a sua protezione Carboni, Viti e Ruggeri, con il debuttante Pierozzi e Gallo come quinti e l'altro volto nuovo Zapelli, Esposito e Casadei in mezzo al campo, mentre in attacco toccherà al tandem Baldanzi-Mulattieri.
Primo tempo
Capitan Esposito prova fin da subito a gestire la sfera, ma gli azzurrini perdono presto la sfera sotto l'assalto di Mitrovic: Viti si rifugia in corner. Scampato il pericolo grazie a una bella uscita di Caprile, l'Italia si fionda in attacco sull'asse Pierozzi-Baldanzi: quest'ultimo calcia a giro, con i padroni di casa che a fatica mancano la palla in angolo. Baldanzi ci riprova al 7', ma stavolta il suo destro si spegne direttamente sull'esterno della rete: il jolly dell'Empoli è una furia e al 10' scarica un sinistro in diagonale che costringe Nikola Stankovic a distendersi per evitare il peggio. La Serbia prova a guadagnare campo e lo fa con Ratkov, che apparecchia per la botta di Miladinovic: Casadei si immola con il corpo. Al 18' torna protagonista in solito Baldanzi, che mette a sedere metà della difesa di casa e va al tiro: ancora una volta il massimo bottino raccolto dall'Italia è un altro giro dalla bandierina. Il numero 23 è una furia e ci riprova al 23' con un sinistro troppo centrale sul quale è attento Filip Stankovic. Allo scoccare della mezz'ora Mulattieri penetra nell'area di casa con un'azione quasi di sfondamento: Petkovic è l'insuperabile ultimo baluardo dei suoi. Gli azzurrini, seguendo le indicazioni di Nicolato, riprendono in mano le redini del gioco ma lo fanno senza metterci quel pizzico di concretezza che servirebbe per sbloccare il risultato. Dall'altro lato, al 37', arriva finalmente il primo tiro in porta: a scoccarlo è Ratkov, che gira verso la porta di un attento Caprile il cross di Nikola Stankovic. Intanto Stevanovic è costretto a sostituire l'infortunato Micic con Ergalas: per il numero 2 un guaio muscolare arrivato dopo un traversone verso Ratkov ben intercettato da Caprile.
Secondo tempo
Le due formazioni rientrano in campo con delle novità: da una parte dentro Vasiljevic per Miladinovic, dall'altra Zanoli per Gallo e Parisi per Pierozzi. Proprio Parisi si presenta con una sgasata chiusa a fatica in corner dalla difesa di casa. L'Italia insiste con Zapelli, murato al tiro e poi con Zanoli, il cui cross viene deviato in angolo: è il preludio al gol del vantaggio, firmato al 53' da Mulattieri, bravo a sfruttare una spizzata di Carboni su angolo battuto da Esposito. L'asse è di fuoco e poco dopo gli azzurrini sfiorano l'immediato raddoppio proprio con Carboni, che di testa centra in pieno la traversa su suggerimento ancora di Esposito. Nicolato dà poi spazio a Oristanio in luogo di Zapelli, mentre Stevanovic risponde inserendo Mituljikic per Lucic e Knezevic per Nikola Stankovic. Proprio nel momento in cui la Serbia è alle prese con un altro infortunio, quello di Petkovic, che stringe i denti e resta momentaneamente in campo, Mulattieri sferra la seconda zampata e firma il 2-0 per l'Italia: è il 67' e l'attaccante del Frosinone, con la punta del piede, gira in rete il suggerimento basso di Zanoli, entrato alla grande nella partita. Capitan Petkovic è quindi costretto a mollare: al suo posto entra Durasovic. Messo in ghiaccio il risultato, gli azzurrini provano a rallentare il ritmo tenendo di più il pallone: nella ragnatela di passaggi viene coinvolto anche Caprile, ma al 77' il piede caldo è quello di Esposito, che da punizione va a un soffio dalla gioia personale. Nicolato sostituisce Baldanzi con Colombo: proprio il neo entrato all'81' apparecchia per la sventola di Parisi, deviata in angolo dalla difesa serba. I padroni di casa cercano di chiudere in crescendo più per un moto di orgoglio che per reali ambizioni di ribaltare il risultato: si fa vedere Mitrovic, ma Zanoli chiude in angolo. Dalla panchina azzurra si alza anche Sorrentino, che subentra tra i pali a Caprile. All'89' ci prova ancora Parisi, che scarica un bel mancino da ottima posizione: la palla si spegne sull'esterno della rete. L'ultima mossa di Stevanovic è Krstic per Ratkov, , ma di fatto non succede più nulla su entrambi i fronti: la Serbia non riesce a trovare neanche la gioia della bandiera, mentre l'Italia, in attesa di risolvere ulteriormente i problemi in zona d'attacco che assillano anche la Nazionale di Roberto Mancini, si coccola un super Mulattieri.
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