Roma, 16 aprile 2023 - A differenza delle altre italiane impegnate nelle coppe europee, la Roma non sbaglia e all'Olimpico ha ragione dell'Udinese nel Sunday Night della 30esima giornata di Serie A. Il match termina sul 3-0, con Bove, Pellegrini e Abraham a siglare le reti decisive. Da segnalare nelle file ospiti l'errore dal dischetto di Pereyra, che avrebbe potuto riaprire la gara. Con questa affermazione la compagine di José Mourinho consolida la propria posizione Champions e si avvicina nel migliore dei modi alla sfida di ritorno di Europa League con il Feyenoord. La truppa di Andrea Sottil invece scivola all'11° posto, sorpassata dal Sassuolo.
Le scelte di formazione
Mourinho deve rinunciare a Dybala, mentre Abraham va in panchina. In attacco cominciano quindi Wijnaldum e Pellegrini in supporto dell'unica punta Belotti. Riposo in vista dell'Europa League per Ibanez, Matic, Spinazzola e Zalewski. Dall'altra parte Sottil perde all'ultimo Arslan e Beto, e schiera Pereyra dietro a Success per cercare di far male alla retroguardia giallorossa.
Roma (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Llorente; Celik, Cristante, Bove, El Shaarawy; Wijnaldum, Pellegrini; Belotti. All. Mourinho. Udinese (3-5-1-1): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Samardzic, Walace, Lovric, Udogie; Pereyra; Success. All. Sottil.
Bove sblocca il punteggio
E' un'Udinese con personalità quella che inizia la partita. Più attacchi bianconeri che giallorossi in apertura di match, con Samardzic all'8' a non mandare troppo alta la sfera. Il numero 24 di Sottil è autore anche della seconda conclusione degli ospiti, una punizione bloccata in due tempi da Rui Patricio. La Roma fatica a costruire per il momento ghiotte occasioni da gol e allora si affida ai calci piazzati: al 22' nasce una mischia nell'area friulana dalla quale viene fuori un colpo di testa di Mancini, ben parato da Silvestri. Il portiere classe '91 deve nuovamente sporcarsi i guantoni su una punizione di Pellegrini e soprattutto sulla conclusa di Wijnaldum, bravo a inserirsi. Dal seguente angolo Belotti stacca di testa, Pereyra tocca di mano e il direttore di gara Giua, dopo aver rivisto l'episodio al Var, decide di assegnare il rigore ai capitolini. Sul dischetto al 37' non si presenta capitan Pellegrini, che contro il Feyenoord aveva sbagliato dagli 11 metri, ma Cristante, che spiazza Silvestri ma centra il palo. Sulla respinta però Bove insacca, portando avanti i suoi. La reazione dell'Udinese sta tutta in un tiro deviato di Walace dalla distanza. Serve invece un altro intervento di Silvestri per impedire alla punizione di Pellegrini di finire in fondo al sacco. E' l'ultima emozione della prima frazione.
Tris giallorosso
In avvio di ripresa la formazione di Sottil è propositiva, ma al 56' viene castigata in contropiede: bello strappo di Belotti che serve un liberissimo Pellegrini, perfetto nel battere Silvestri. Il capitano della Lupa, alla 100esima con la fascia al braccio, riscatta così l'errore in Europa League. Va in scioltezza dopo il 2-0 la Roma e un'altra ripartenza causa più di un grattacapo alla difesa bianconera. Il raddoppio dei locali non scoraggia l'Udinese, che al 68' si guadagna un penalty, con il destro di Lovric che viene toccato con il braccio da Mancini. Dagli 11 metri calcia Pereyra, che si fa ipnotizzare da Rui Patricio. Orgogliosamente i friulani continuano ad andare alla ricerca delle rete che riaprirebbe i giochi, ma di chances non se ne registrano. E anzi, è ancora la Lupa ad andare in gol: gran zuccata di Abraham sul cross di Spinazzola al 92' e il tris servito.
La classifica
Napoli 75 punti, Lazio 61, Roma 56, Milan 53, Inter 51, Atalanta 48*, Juventus 44 (-15), Bologna 44, Fiorentina 41*, Sassuolo 40, Udinese 39, Torino 39, Monza 38, Empoli 32, Salernitana 30, Lecce 28, Spezia 26, Hellas Verona 23, Cremonese 19, Sampdoria 16 *una partita in meno