Roma 25 aprile 2023 - Se il match del Gewiss Stadium fosse stato un incontro di boxe, la Roma avrebbe condotto il match, vincendo ai punti la maggior parte dei round, finendo però ko alla penultima ripresa. I giallorossi non riescono a sfruttare l'entusiasmo generale dal successo ai supplementari in Europa League e cade in un match chiave nella corsa europea, rimettendo contemporaneamente in corsa i nerazzurri. Gli orobici la sbloccano nel primo tempo con un gol di Pasalic, poi raddoppiano nella ripresa grazie al proprio capitano, Rafael Toloi. Pellegrini accorcia le distanze, prima dell'errore di Rui Patricio che serve su un piatto d'argento il gol del definitivo 3-1 a Teun Koopmeiners. Alla sconfitta Mourinho aggiunge anche un paio di tegole importanti con gli infortuni occorsi a Llorente e Dybala, che saranno valutati in settimana.
Analizzando i numeri però emerge come l'Atalanta, squadra che negli anni ha abituato gli appassionati a prestazioni folgoranti, con occasioni su occasioni da gol, contro i giallorossi ha optato per una tattica molto più attendista. A detenere il possesso di palla nel match di Bergamo è stata principalmente la squadra capitolina, che ha concluso l'incontro con il 63% del tempo palla al piede: quasi il doppio rispetto al 37% bergamasco. Un dato confermato anche da quello dei passaggi completati: 503 per i romanisti (82% di precisione) contro gli appena 250 dei nerazzurri (71% di precisione). Alla Roma però è mancata la capacità di concludere quanto di buono creato. Di 14 conclusioni giallorosse, solo una ha centrato lo specchio della porta (il gol di Pellegrini) e una il palo (sempre Pellegrini su punizione. Al contrario invece gli uomini di Gasperini hanno effettuato 7 tiri di cui 4 in porta, realizzando tre reti: una precisione mortifera da parte dell'Atalanta. Per quanto riguarda la disciplina, gli orobici vincono il titolo di squadra più fallosa della serata, con 15 interventi irregolari, di cui 3 puniti con il cartellino giallo, mentre i capitolini si fermano a 11 con un giocatore ammonito. Anche la statistica degli Expected Goals certificano un predominio romanista, che però non è stato finalizzato in zona realizzativa. Secondo questo dato, l'Atalanta ha prodotto occasioni per appena 1,15xG, contro gli 1,53 xG della Roma. Insomma quella degli orobici è stata una "overperformance" bella e buona. In appena sette tiri, hanno realizzato tre gol, con l'azione del raddoppio, considerata la più pericolosa in quest'analisi statistica, nonostante i due tiri il conto dell'azione si ferma a 0,52 xG, mentre il gol di Pasalic vale appena 0,11 xG, sottolineando il coefficiente di difficoltà della rete realizzata dal croato. La Roma da parte sua però non è riuscita a fare di meglio. Nonostante il doppio dei tiri effettuati, vale a dire 14, solo 3 hanno superato la soglia degli 0,10 xG. Le grandi occasioni sono state due: un tiro di Dybala da 0,33 xG sulla respinta difettosa di Sportiello e un colpo di testa di Ibanez da 0,67 su azione di calcio d’angolo. La rete di Pellegrini arriva con una conclusione da 0,06 xG.
Anche le statistiche confermano dunque l'opinione di Mourinho nel post partita: la Roma è stata punita dai singoli episodi, non da un atteggiamento sbagliato, o una partita male interpretata. Nonostante l'avversario ostico, Llorente è riuscito a limitare bene lo strapotere fisico di Zapata, mentre Solbakken in attacco più volte è riuscito ad insidiare la retroguardia bergamasca, con ottimi inserimenti e scarichi per i compagni a rimorchio.
Matic: "Prima di una partita immagino gli avversari come nemici"
Arrivato a parametro zero in estate, Nemanja Matic da acquisto in sordina è diventato uno dei pilastri del centrocampo della Roma. Il giocatore è un fedelissimo di Mourinho, che lo ha allenato anche al Manchester United, e questa stagione ha dato una grossa mano ai giallorossi che hanno raggiunto la semifinale di Europa League. Proprio per questo è stato intervistato da UEFA TV dove il mediano serbo ha raccontato il proprio approccio alle partite. “Io sono focalizzato solo sulla partita - ha dichiarato Matic - così come la squadra, e studiamo gli avversari. Alle persone piace dire che un giocatore è bravo solo per l’ultima partita fatta, io dico che un giocatore è bravo per la prossima partita”.
All'età di 34 anni (35 ad agosto) Matic dice di aver cambiato il proprio approccio di partita in partita. "Quando ero molto giovane, non dovevo motivarmi molto - dice il serbo - prima di giocare una partita. Non appena entravo in campo e vedevo i miei avversari, immediatamente immaginavo che loro fossero i miei nemici (ride, ndr). Poi li guardavo negli occhi e mi dicevo che ero pronto per mostrare loro ciò che ero”. Oggi il giocatore è invece consapevole come siano i dettagli a fare la differenza, per questo segue un rituale molto rigoroso: “Ogni momento conta. Il riposino, l’allenamento, lo studio degli avversari, l’analisi tattica. Come mi sento prima di un match? Mi rilasso, giusto poco prima dell’inizio sento che inizia a salire un po’ di tensione ma, non appena inizia la partita e io tocco il mio primo pallone la tensione sparisce. Sono concentrato solo sul campo, sui miei compagni e i miei avversari”.
Ritorno in Italia per Zaniolo?
Non ha avuto un ambientamento rapido, ma Nicolò Zaniolo ora in Turchia sembra essersi ritrovato e grazie alle sue giocate il Galatasaray sta volando in classifica. La squadra di Istanbul in questo momento infatti si trova prima in classifica in Super Lig con sei punti di margine sui cugini del Fenerbahçe a sette giornate da fine campionato. L'ex Roma in questo ha contribuito realizzando tre reti e un assist in sette partite tra campionato e coppa. È certo che il giocatore abbia un conto in sospeso con i principali campionati europei e punti a tornare ai più alti livelli dopo questa parentesi in terra ottomana. Al momento però la trattativa non è delle più semplici. Negli accordi che hanno portato il giocatore dal giallorosso romanista a quello del Galatasaray spicca la clausola da 35 milioni per rescindere il contratto tra club e giocatore, un prezzo tutt'altro che banale.
Questa estate la Juventus potrebbe dover dire addio a qualche pedina importante per far quadrare i conti. L'interesse del club bianconero per il talento ex Roma non è mai stato nascosto e nella prossima sessione di mercato potrebbe riaccendersi. Nell'equazione non va escluso nemmeno il Milan, con molti pezzi rossoneri pregiati in odore di possibile cessione, vedi Leao e Brahim Diaz. Un'eventuale cessione di Zaniolo in estate potrebbe tra l'altro giovare alla Roma. I giallorossi vantano infatti il 20% su una futura cessione del trequartista, che equivarrebbe a circa 7 milioni di euro, se Zaniolo venisse acquistato tramite pagamento della clausola rescissoria. Un tesoretto da poter eventualmente reinvestire in uno degli obiettivi di mercato.