Roma, 7 marzo 2019. Mercoledì nero per la Roma che è arrivata in Portogallo da favorita e va via sconfitta e fuori dalla Champions League. Pesa il fallo da rigore di Alessandro Florenzi negli ultimi minuti del secondo tempo supplementare che causa il penalty che, di fatto, segna la fine dell'avventura europea dei giallorossi. FORMAZIONI. Conceiçao sceglier per il match contro la Roma un 4-3-3 con Casillas in porta, Militao, Felipe, Pepe e Alex Telles sulla linea difensiva, Otavio, Danilo e Herrera a centrocampo e Corona, Marega e Soares in attacco. I giallorossi, invece, si schierano con un 3-4-3 che vede Olsen in porta, Jesus, Manolas e Marcano in difesa, Karsdorp, De Rossi, Nzonzi e Kolarov sulla linea del centrocampo e Zaniolo, Dzeko e Perotti in avanti. PRIMO TEMPO. I padroni di casa partono molto bene, non scendono in campo da sconfitti e lo fanno capire subito, il possesso palla è tutto a favore dei lusitani. Nel primo quarto d’ora è Corona che mette in serio pericolo il risultato, i suoi spunti offensivi preoccupano non poco Eusebio Di Francesco. La gara si sblocca al 26esimo del primo tempo quando proprio Corona recupera palla a Manolas sulla trequarti, serve Soares al centro dell’area che, completamente solo, non ha difficoltà a trafiggere la porta Olsen. La Roma prova a svegliarsi anche se la squadra di Di Francesco non riesce quasi mai ad impensierire il Porto, scarse idee in fase di attacco e pochissime occasioni per Dzeko e compagni. I giallorossi, però, riescono a raggiungere i lusitani al 36esimo grazie ad un calcio di rigore che Cakir assegna alla Roma per un fallo di Militao su Perotti. Sul dischetto ci va il capitano Daniele De Rossi che con freddezza batte il portiere lusitano. Le due squadre vanno negli spogliatoi in pareggio, risultato che sta più stretto al Porto che alla Roma. SECONDO TEMPO. l secondo tempo si apre sulla falsa riga del primo, il Porto vuole la vittoria e vuole la qualificazione. Al 49esimo gli uomini di Conceincao hanno una grande occasione: Militao serve Soares a centro area che schiaccia di testa ma la sua palla finisce poco sopra la traversa. la palla termina di pochissimo sopra la traversa. Il Porto deve solo attendere pochi minuti per ottenre il meritato vantaggio. Al 52esimo Marega raccoglie un cross di Corona, tra i migliori in campo, e soprende Marcano alle spalle buca la porta di Olsen. Tutto da rifare per la Roma che con questo risultato vede materializzarsi l’incubo dei tempi supplementari e dei rigori. La gara si surriscalda e al 57esimo Dzeko è coinvolto in un battibecco con Pepe che gli costa un cartellino giallo. Zaniolo prova a cambiare il risultato al 73esimo ma la sua palla finisce troppo alta. La vera occasione per un pareggio che significherebbe qualificazione è Perotti all’82esimo che si ritrova in area di rigore ma, invece che servire Pellegrini, cerca un tiro a giro che termina fuori. La gara termina con due calci da fermo assegnati ai giallorossi ma che non portano a nulla.
TEMPI SUPPLEMENTARI. I tempi supplementari vedono due squadre provate fisicamente ma, nonostante la stanchezza, è sempre il Porto a fare la partita. Nel primo, dei due tempi supplementari, il Porto prova a chiuderla ma gli affondi di Marega non sono mai veramente pericolosi. La gara si risolve negli ultimi minuti del secondo tempo. Alessandro Florenzi, entrato al 56esimo al posto di Karsdorp, si rende protagonista di una trattenuta in area ai danni di Fernando, l’arbitro assegna la massima punizione e dal dischetto Telles non sbaglia e fredda Olsen. In pieno recupero Marega tocca Schick in area di rigore ma secondo l’arbitro è un contatto a norma di regolamento. La Roma vede così sfumare l’ultima occasione per conquistare i quarti di finale.