Rotterdam (Paesi Bassi), 13 aprile 2023 – Comincia in salita il cammino ai quarti di finale di Europa League della Roma, battuta 1-0 in casa degli olandesi del Feyenoord. Una partita stregata per i giallorossi già dal primo tempo: al 26’, infatti, Paulo Dybala è stato costretto a lasciare il campo per un infortunio all’adduttore. La “Dea bendata” ha poi voltato le spalle ai capitolini anche prima della pausa di metà gara, quando capitan Pellegrini – poi sostituito al 45’ da Mourinho – ha fallito il rigore del potenziale vantaggio esterno mandando la palla sul palo. Nella ripresa le cose si sono definitivamente complicate per i giallorossi, che al 52’ hanno subito gol da Wieffer e successivamente hanno dovuto fare i conti anche con l’infortunio alla spalla di Tammy Abraham e non sono più riusciti a raddrizzare il risultato. A fine gara, ai microfoni di Sky Sport, il tecnico della Roma José Mourinho ha comunque cercato di guardare con fiducia ai prossimi impegni: “Sono ottimista, ma anche un po’ preoccupato, perché, quando una squadra con dei limiti come abbiamo noi perde giocatori importanti, anche se adire il vero lo sono tutti nella nostra rosa, le opzioni calano. Ma noi diamo sempre il massimo. Sentiamo di non meritare questo risultato, anche se questi termini non fanno parte del mio vocabolario. Abbiamo perso il primo tempo. Adesso ce n’è un secondo a Roma. Domenica giocheremo con l’Udinese ed è su questo che dobbiamo focalizzarci”. Ai giallorossi anche stasera è mancata un po’ di cattiveria sottoporta e di presenza in area: “Non abbiamo Haaland. Siamo quelli che siamo, ma come ho detto diamo sempre il massimo. I ragazzi hanno giocato una partita di sforzo, sacrificio e dignità. Abbiamo avuto l’occasione di farla finire diversamente, ma alla fine è andata così e abbiamo perso 0-1. Siamo in difficoltà, perché domenica giocheremo contro l’Udinese una partita complicata, giovedì avremo il ritorno con il Feyenoord e abbiamo pochi cambi”. Quasi certe le assenze di Dybala e Abraham nei prossimi appuntamenti: “Presumibilmente li perderemo per le prossime due partite, ma non ho ancora notizie. Mi bastano le sensazioni avute sul campo. E’ sufficiente che ti dicano di voler uscire immediatamente. Sul campo non c’è tempo di fare domande e con loro non ho parlato dopo la partita. Dybala conosce bene il suo corpo. Qualcosa c’è. E’ stato un cambio obbligato, così come quello d Abraham. Non abbiamo molte alternative in attacco. Se entrano El Sharaawy e Belotti andiamo poi in difficoltà con i cambi”.
Sulle difficoltà offensive il tecnico portoghese ha poi aggiunto: “Non segniamo i gol che dovremmo segnare. Siamo una squadra che segna poco: anche sabato, a Torino, avremmo potuto chiudere i conti ma non lo abbiamo fatto. A Salisburgo abbiamo avuto diverse occasioni pare fare gol, non lo abbiamo fatto e alla fine hanno segnato loro. Se guardiamo la cosa dal punto di vista individuale, gli attaccanti fanno pochi gol, ma siamo una squadra”. Infine, un commento sulla sostituzione di Pellegrini dopo appena 45’: “La scelta è stata mia e non c’entra assolutamente il rigore sbagliato. Non cambierei mai un giocatore per un rigore sbagliato. Se un mio giocatore sbaglia un rigore, è come se lo sbagliassero tutti. E’ stata una scelta presa prima e dettata da difficoltà nel ritmo e nei duelli”.