Napoli, 15 giugno 2022 - In uno scenario che resta nebuloso su più fronti, compare uno squarcio di sereno che risponde al nome di Alex Meret, oggi più vicino che mai alla permanenza e soprattutto al rinnovo.
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Gli altri fronti aperti
Una parola, quest'ultima, che in queste settimane a Napoli sa quasi di maledizione. Si comincia da David Ospina, il collega del friulano, col quale sembra essersi chiuso ogni canale di comunicazione per un rapporto che probabilmente si trascinerà senza ulteriori sussulti fino alla scadenza, fissata il prossimo 30 giugno. Discorso che, per la non gioia dei tifosi, rischia di essere analogo per Dries Mertens, che direttamente dal ritiro del suo Belgio ha praticamente ammesso sia la frenata (forse definitiva) della trattativa per prolungare un'avventura lunga e fortunata sia gli ammiccamenti con altri club: anche per lui, a meno di clamorosi colpi di scena, si avvicina a grandi passi l'inesorabile fine natutrale del rapporto. Passando a coloro che sono legati al Napoli fino al 2023, di notizie positive non se ne vedono: soprattutto per Fabian Ruiz, sempre più in rotta con la società. La situazione è leggermente meno tesa con Kalidou Koulibaly, che a sua volta dal ritiro del Senegal ha ammesso di aspettare un segnale di chiarezza: in un senso o nell'altro, con alla finestra tra le altre Barcellona e Juventus. In questo caos tutt'altro che calmo si staglia, un po' a sorpresa, la conferma vicina di Meret, colui che forse più di tutti ha vacillato dopo il disastro collettivo di Empoli, propiziato - si fa per dire - da un suo errore in disimpegno con i piedi.
I dettagli e il possibile vice
E invece con ogni probabilità sarà proprio il friulano ad aprire il festival dei rinnovi: festival che, è bene ricordarlo alla luce della panoramica di cui sopra, rischia di avere un unico partecipante. Un partecipante comunque importante, se si pensa al corposo investimento effettuato da Aurelio De Laurentiis nel 2018 e di fatto quasi mai fruttato a causa dei tanti infortuni occorsi al classe '97. Adesso per entrambe le parti in causa si avvicina un nuovo inizio, pronto a essere suggellato da un prolungamento fino al 2027 con uno stipendio da 1,5 milioni all'anno. Risolto (eventualmente) un problema ne resterebbe comunque un altro: trovare un vice affidabile ma non ingombrante. Tramontata, almeno per ora, la pista che conduceva a Salvatore Sirigu sta invece decollando quella che porta a Ivica Ivusic, croato classe '95 con un passato nelle giovanili dell'Inter e un presente all'Osijek e in Nazionale.
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