Massimiliano Allegri
Torino, 4 settembre 2022 - Per rendersi conto della potenza di fuoco del Paris Saint Germain, non serviva certo la vittoria di ieri per 3-0 ai danni del Nantes, propiziata dalla doppietta di Kylian Mbappé. Ma, nel giorno in cui la Juventus mostra il peggio di sé sul campo della Fiorentina, la squadra di Christophe Galtier dà un'altra dimostrazione di forza: quinto successo nelle prime sei giornate di Ligue 1, con 24 gol già messi a segno, per una media di quattro a partita. Numeri che fanno paura, specie se paragonati a quelli di una Vecchia Signora da sette reti in cinque uscite, nelle quali ha collezionato appena due affermazioni, con tre pareggi.
Le parole di Galtier
"Sarà un match diverso per la Juventus, che ho seguito contro la Fiorentina, e per noi, rispetto a quello di sabato. La Juve è una squadra abituata a giocare certe competizioni, dovremo impegnarci molto, restare compatti in fase difensiva, anche se proveremo a segnare", le parole di Galtier, che cerca di mantenere alta la concentrazione dei suoi in vista del debutto in Champions League, in programma per martedì al Parco dei Principi contro i bianconeri. La verità però racconta di come - se in terra francese la formazione di Massimiliano Allegri ripeterà le prestazioni offerte finora in Serie A, ossia rinunciatarie e improntate più sulla difesa di un risultato che sul proporre calcio - il Psg avrà vita facile.
Testa già al Benfica?
Perché, a differenza della Fiorentina, i transalpini hanno eccome gli attaccanti per punire Madama. Che, già ascoltando le dichiarazioni del proprio tecnico, si presenterà in casa della capolista della Ligue 1 con l'obiettivo principale di non prenderle. "La partita di martedì per noi ha una valenza minore rispetto a quella con il Benfica in casa, che è da vincere". Un messaggio, quello lanciato da Allegri dalla sala stampa dell'Artemio Franchi, che sta facendo discutere: perché, se è vero che i parigini sembrano ingiocabili, una società con la storia e il blasone della Juventus non può permettersi di scendere al Parco dei Principi pensando di fare da semplice comparsa, dando già per persa la sfida.
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