Milano, 5 febbraio 2021 - Una disattenzione rischia di costare cara a Andre Onana. Il portiere dell'Ajax è stato squalificato dalla Uefa per un anno a decorrere da oggi. Il motivo? Il 24enne è risultato positivo a un controllo anti-doping dello scorso 30 ottobre, effettuato al di fuori delle competizioni sportive, peraltro tre giorno dopo aver affrontato in Champions League l'Atalanta a Bergamo. Ma il numero degli olandesi, seconda la versione riportata dal club, avrebbe assunto per sbaglio la sostanza vietata. Ecco perché l'Ajax e lo stesso giocatore sono intenzionati a presenteranno ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport.
Il racconto della vicenda
"La mattina del 30 ottobre Onana non si sentiva bene - il racconto della società - Ha ingerito una pillola per alleviare il malessere. Senza saperlo, ha assunto il Lasimac, un farmaco che era stato prescritto alla moglie. La confusione di Onana ha fatto sì che prendesse il medicinale della moglie, portando l'Uefa a prendere questa decisione nei confronti del portiere. Secondo la commissione disciplinare dell'Uefa, Onana non aveva intenzione di violare le regole anti-doping. Tuttavia, la stessa Uefa crede, sulla base delle regole anti-doping, che un atleta abbia sempre il dovere di assicurarsi che nel suo corpo non entrino sostanze proibite".
"Terribile stop"
L'amministratore delegato dell'Ajax, Edwin Van Der Sar, ha detto la sua sull'accaduto. "Rinunciamo esplicitamente ai farmaci che migliorano le prestazioni, ovviamente siamo per uno sport pulito. Questa è una terribile battuta d'arresto, per Andre stesso, ma sicuramente anche per noi come società. Andre è un portiere di alto livello, che ha dimostrato il suo valore nell'Ajax per tanti anni ed è molto popolare tra i fan. Avevamo sperato in una sospensione condizionale o in una sospensione molto più breve di questi 12 mesi, perché probabilmente l'intenzione di Onana non era rafforzare il suo corpo, non voleva migliorare le sue prestazioni".
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