Napoli, 16 agosto 2022 - Un pokerissimo per scacciare tutti i malumori estivi e per annettersi con forza nel lotto - al momento molto numeroso - delle squadre in lizza per un campionato di vertice: il Napoli inizia il campionato con un netto 5-2 rifilato a domicilio al Verona che sembra dare subito ragione alle idee di Luciano Spalletti.
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Una prima da urlo
Una in particolare: costruire una formazione più forte fisicamente per colpire gli avversari con la classe ma anche con il fisico. E' un po' quanto successo proprio al Bentegodi, dove a sorpresa a passare in vantaggio dopo un lungo ma sterile monologo ospite erano stati i padroni di casa: male la retroguardia nel corner trasformato da Lasagna. E male la retroguardia pure sulla successiva rete di Henry, quella che ha illuso ancora una volta i tifosi scaligeri. Proprio le crepe difensive, con la coppia Kim-Rrahmani evidentemente ancora da registrare, sono di fatto l'unico neo di un pomeriggio da sogno impreziosito dal primo sigillo in Serie A di Kvaratskhelia e da quelli successivi di Osimhen, Zielinski, Lobotka (il migliore) e Politano. Una goleada sontuosa e per certi versi inaspettata nonostante il precedente analogo tonfo del Verona in Coppa Italia contro il Bari, altra società della famiglia De Laurentiis, con la quale il Napoli dà un calcio definitivo al passato e si proietta in un futuro forse meno complicato del previsto. Certo, emettere sentenze dopo appena una giornata di campionato è sport errato e pericoloso: in un senso o nell'altro e ovunque, ma specialmente in una piazza ferita dai tanti addii e quindi a caccia di nuovi talenti a ogni costo. Talenti che in effetti, a ben vedere, albergano all'ombra del Vesuvio: senza contare quelli che a breve raggiungeranno il capoluogo campano.
Il nuovo centrocampista
Si comincia da Tanguy Ndombele, sempre più vicino sulla base di un prestito oneroso (da 500mila euro) con diritto di riscatto fissato a 30 milioni. Superato quindi anche l'ultimo scoglio, quello dell'ingaggio: il Napoli elargirà al francese 2,5 milioni netti più 500mila euro di bonus, mentre il Tottenham si accollerà gli altri 3 milioni. A quel punto Spalletti avrà ricevuto in un colpo solo il centrocampista per completare la batteria buona per tornare eventualmente in pianta stabile al 4-3-3 e il sostituto di Fabian Ruiz, ormai in rotta totale con gli azzurri in attesa del passaggio al Paris Saint-Germain: a suggerire l'addio tutt'altro che indolore è stato proprio il tecnico toscano a margine della roboante vittoria dei suoi.
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