Napoli, 21 maggio 2021 - Il risultato da conquistare a ogni costo, con un biglietto per la prossima Champions League da staccare possibilmente senza dover guardare alle altre squadre, ma anche e soprattutto le emozioni: Napoli-Verona, comunque vada a finire, non sarà una partita come le altre a causa dei tanti addii che si consumeranno dopo il triplice fischio.
I possibili partenti
L'imminente partenza di Gennaro Gattuso, a livello di dispiacere e rimpianti, se la gioca solo con quella molto probabile di Kalidou Koulibaly che, a causa del perdurare del guaio fisico, non avrà neanche l'onore della passerella finale nello stadio che è stato la sua casa per 7 anni: per il senegalese non è da escludere un posto in panchina ma, vista la mancata guarigione dall'infortunio muscolare, soltanto per così dire simbolico. L'aria di smobilitazione in difesa è forte e riguarda anche Nikola Maksimovic ed Elseid Hysaj, che tra poco più di un mese saluteranno il capoluogo campano senza neanche portare soldi nelle casse del club: scenario molto diverso da quello di Koulibaly, che non regalerà ad Aurelio De Laurentiis i 100 milioni in ballo tempo fa ma che comunque non andrà via per una cifra irrisoria. Il discorso, salendo fino al centrocampo, è piuttosto simile per Fabian Ruiz, finito nell'elenco dei probabili partenti a causa delle note frizioni con la società sul dolente tasto rinnovo e, in generale, per la voglia di tornare nella Liga stavolta passando dalla porta principale: le possibili destinazioni sono Madrid (con l'Atletico attualmente in vantaggio rispetto al Real) e Barcellona, compagini che hanno apprezzato la crescita dell'ex Betis, che in questa stagione a Napoli, dopo anni di confusione tattica, ha trovato il proprio habitat ideale in cabina di regia.
La Juve su Gattuso?
Il reparto è lo stesso, ma le mansioni e lo spessore tecnico e affettivo del giocatore sono molto diversi: a fine giugno terminerà il prestito di Tiémoué Bakayoko, che tornerà al Chelsea ma solo di passaggio, visto che a quanto pare, nonostante la buona stagione vissuta in azzurro, per lui a Londra non c'è posto. Chissà che la Premier League non possa essere la futura destinazione anche di Gattuso, che col suo operato all'ombra del Vesuvio ha conquistato proprio tutti: forse non abbastanza De Laurentiis, col quale tra poche ore si consumerà un addio tanto silenzioso quanto nervoso. Figurarsi poi se il tecnico calabrese dovesse davvero accasarsi alla Juventus per emulare (e magari migliorare) le gesta di un certo Maurizio Sarri.
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