Martedì 5 Novembre 2024
GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
Calcio

Napoli-Verona 0-0: traversa di Osimhen, il muro Hellas tiene. Il turnover Champions non funziona

Il nigeriano torna e fa tremare il legno della porta di Montipò in una partita in cui succede poco o nulla su entrambi i fronti

Osimhen contro Hien

Osimhen contro Hien

Napoli, 15 aprile 2023 - La competizione è la Serie A, ma la testa è già alla Champions League e in particolare al ritorno dei quarti di finale contro il Milan, in programma martedì 18 aprile: lo si capisce dalle scelte iniziali di Luciano Spalletti, che effettua un corposo (e improduttivo) turnover e dall'atteggiamento del Napoli in particolare in un primo tempo in cui era stato il Verona a farsi a lungo preferire. La musica cambia parzialmente nella ripresa, quando il tecnico toscano inserisce i volti più noti: si rivede specialmente Osimhen, che si ripresenta al Maradona con una cannonata (deviata) che fa tremare la traversa. A Fuorigrotta succede poi poco o nulla, con gli azzurri che caricano a testa bassa più per inerzia che con la reale convizione di poter fare male a un Hellas chiuso e protetto alla grande da un Tameze in serata di grazia. Per le due squadre matura così un pareggio a reti bianche che, in fin dei conti, serve a entrambe: il Napoli, con la promessa di mettere in campo una prestazione di ben altra sostanza contro il Milan, appone un altro mattoncino nella costruzione del suo scudetto, mentre il Verona fa un passettino verso una salvezza ancora complicata ma di certo non impossibile se si pensa alla situazione in classifica appena poche settimane fa.  

Le formazioni ufficiali

Come da previsioni, l'imminente impegno di Champions League contro il Milan si fa sentire nella testa di Spalletti, che schiera un Napoli ricco di seconde linee: non tra i pali, dove c'è Meret, protetto da Di Lorenzo, Kim (squalificato in ambito continentale), Juan Jesus e Olivera. In cabina di regia si rivede a sorpresa Demme: ai suoi lati Anguissa, a sua volta fuori causa martedì contro il Milan ed Elmas, mentre in attacco, a supporto di Raspadori, ci sono Politano e Lozano. Zaffaroni, a caccia di punti salvezza, non fa invece tanti calcoli e schiera la migliore formazione possibile: tra i pali Montipò, protetto da Dawidowicz, Hien e Ceccherini. I quinti sono Faraoni e Depaoli, con Tameze e Duda in mezzo al campo e la coppia Abildgaard-Lasagna a supporto dell'unica punta Gaich.

Primo tempo

Il Verona parte forte e mette subito in difficoltà Di Lorenzo, costretto a spazzare la sfera su una bella iniziativa di Tameze: proprio il terzino azzurro si lancia in proiezione offensiva, ma Montipò fa buona guardia. Al 9' Olivera manda in fallo laterale una palla lavorata da Lasagna e Faraoni. Sul ribaltamento si fa vedere Politano: Tameze controlla ed evita anche l'angolo. L'esterno azzurro è il più volenteroso dei suoi e finisce col caricare l'intera squadra: in proiezione offensiva si fanno vedere Demme e Anguissa, ma la difesa ospite si salva in qualche modo. Al 20' ancora uno scatenato Politano apparecchia con il mancino per l'incornata di Olivera, deviata in corner da Lasagna: dagli sviluppi del seguente angolo il Verona si fa male da solo, ma la squadra arbitrale annulla tutto a causa di un fuorigioco attivo proprio di Olivera. Politano insiste ma trova la pronta chiusura di Hien, mentre sull'altro fronte servono i guantoni di Meret per respingere la botta di Lasagna. Il possesso del Napoli, al netto di qualche sporadico strappo in zona offensiva, è lento e compassato, con l'Hellas che non ha molti problemi a controllare la situazione. Non solo: i gialloblù appena possono si fiodano in attacco e ci provano soprattutto dalla lunga distanza, con Faraoni e soprattutto Lasagna che non vanno lontani dal bersaglio. Al 39' Anguissa prova la grande imbucata per Lozano, che manca il contatto con la sfera per un soffio: è l'occasione sulla quale si chiude un primo tempo di certo non memorabile su entrambi i fronti, con in particolare il Napoli apparso come da previsioni distratto dall'imminente impegno di Champions League (oltre che privo della qualità di diversi titolarissimi).

Secondo tempo

Il Verona rientra in campo con lo stesso ottimo piglio della prima frazione: solo una bella chiusura di Elmas evita il peggio su una galoppata di Tameze. Il Napoli non ci sta e al 56' trama sull'asse Anguissa-Di Lorenzo: il primo crossa verso il capitano, che incorna di poco sul fondo. Proprio Di Lorenzo al 60' prova a mettersi in proprio con un affondo stoppato in maniera provvidenziale da Hien. Spalletti cambia qualcosa con la speranza di stappare una partita più complicata del previsto: fuori Lozano e Demme e dentro Kvaratskhelia e ZielinskiZaffaroni risponde togliendo Gaich, Ceccherini, Faraoni e Duda e inserendo Djuric, Coppola, Terracciano e Verdi. Spalletti effettua poi la sostituzione più attesa dal Maradona soprattutto in ottica Champions League: fuori Raspadori e dentro Osimhen. Insieme al nigeriano si vede anche Lobotka, che sostituisce Elmas. Il 'nuovo' Napoli si rende subito pericoloso e lo fa con Zielinski, che al 75' scocca una conclusione murata in maniera decisiva da Tameze, appostato nel cuore dell'area: il numero 61 ospite è ovunque e poco dopo anticipa anche Osimhen, cercato da Lobotka. Sul ribaltamento di fronte l'ex Verdi prova a rendersi pericoloso con il piatto forte della casa, ma la sua punizione è facile preda di Meret. All'82' il focus sull'area dell'Hellas: Di Lorenzo prova la penetrazione e la ottiene, salvo poi calciare fuori. E' decisamente migliore la mira di Osimhen, che all'83' scaglia una grande conclusione deviata da Hien sulla traversa. Spalletti cambia ancora: fuori Politano e dentro Zedadka. Zaffaroni risponde inserendo Ngonge per Lasagna. All'88' Zielinski cerca Osimhen: Tameze - chi se non lui? - anticipa il numero 9, che poco dopo riceve da Kvara ma sbaglia la conclusione. Al 92' è il Verona a sfiorare il colpo grosso: Ngonge fa tutto bene tranne la conclusione, graziando Meret con una botta che sfila fuori da ottima posizione. Sul ribaltamento Zielinski pesca e trova Anguissa, che di testa non impensierisce Montipò facendo così calare il sipario sul match del Maradona su uno 0-0 utile per entrambe le squadre ma che di certo non passerà alla storia per lo spettacolo offerto.

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