Napoli, 25 dicembre 2022 - Quanto accaduto all'Inter nella passata stagione è ancora fortemente inciso nella memoria collettiva: un monito che vale per tutte le altre, compreso un Napoli che mai come ora sta provando a non lasciare nulla al caso. Neanche la cura di una casella troppo spesso trascurata nell'economia delle squadre.
Il precedente
Nel calcio non si perde mai per un singolo giocatore, ma di certo le incertezze di Ionut Radu, oggi in prestito alla Cremonese, nella scorsa primavera hanno nettamente inciso sulle velleità di scudetto dei nerazzurri, con la 'papera' nel recupero della partita precedentemente rinviata contro il Bologna che ha fatto da spartiacque per tutti: in particolare per chi ambisce a vincere qualcosa di importante. In questi casi si parla di cura dei dettagli: un'attenzione che il Napoli, oggi ampiamente primo e senza altri assilli di mercato, è chiamato ad avere per difendere quanto costruito nella prima parte del campionato. Parlare di un vero e proprio caso in corso nel capoluogo campano è forse esagerato, ma di certo al momento Salvatore Sirigu dal punto di vista fisico non sembra fornire quelle garanzie chieste a un secondo portiere: una pedina delicata che può restare inutilizzata per mesi salvo poi dover rispondere presente appena chiamata in causa. Difficile stabilire se, ad oggi, l'estremo difensore sardo sia idoneo a ciò. Un enigma che comincia a spazientire il Napoli, che sulla scorta di quanto successo ad altre squadre vuole cautelarsi ed evitare brutte sorprese: anche a costo di tornare subito sul mercato per il ruolo.
L'alternativa
Un'idea in realtà c'è e conduce a Nikita Contini, riserva della Sampdoria ma di proprietà proprio del club partenopeo. Riportando a casa il prodotto del settore giovanile gli azzurri avrebbero in rosa un giocatore forse più integro fisicamente ma meno affidabile sotto il profilo dell'esperienza. Di mezzo poi ci sarebbero le intenzioni di Sirigu, che non vuole mollare sul più bello un progetto tecnico che ha tutte le carte in regola per rivelarsi vincente. Se il portiere pare aver deciso, con tanto di ammiccamenti a mezzo stampa, l'ultima parola spetta comunque ai piani altissimi del club, che da qui alle prossime settimane metteranno sulla bilancia tutte le considerazioni del caso per agire al meglio. Un peso notevole ce l'avrà anche il parere di Luciano Spalletti, l'artefice numero uno di quanto raccolto finora: a lui l'ultima parola per dirimere una questione che si sta rivelando più fastidiosa del previsto.
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