Napoli, 9 gennaio 2022 - Missione compiuta: il Napoli è riuscito a dare continuità al buon punto rimediato in casa della Juventus battendo tra le mura amiche una Sampdoria di fatto mai pericolosa e con il proprio allenatore, D'Aversa, sempre più in bilico. A proposito di allenatori: sulla panchina azzurra si rivede Spalletti, non più positivo al Covid. L'allenatore toscano ha così potuto assistere da vicino all'acrobazia con la quale nella coda del primo tempo Petagna ha deciso la partita: un bel gesto tecnico che consegna ai partenopei 3 punti nel giorno in cui il Maradona dimostra di aver preso bene la partenza estiva direzione Toronto di Insigne, costretto a lasciare il campo nella frazione iniziale a causa di un guaio muscolare.
Primo tempo
Il Napoli acquisisce fin da subito il predominio del campo ma per assistere a un'occasione da gol degna di tale nome bisogna aspettare il 27', quando Rrahmani, in proiezione offensiva, impegna Audero con un destro molto insidioso dal limite dell'area. Al 32', più o meno dalla stessa zolla, Lobotka, steso da Quagliarella, guadagna una punizione: a batterla è Ghoulam, che stimola ancora i riflessi del portiere ospite. Il gol del vantaggio degli azzurri è comunque nell'aria e si materializza al 35', quando il neo entrato Politano (fuori Insigne per un problema muscolare) dalla destra apparecchia per il colpo vincente di Juan Jesus: la festa del Maradona dura poco, perché il VAR segnala la posizione irregolare del brasiliano, che già contro l'Empoli era incappato nel medesimo copione. Il Napoli non demorde e insiste proprio con Politano, che al 40' prova ad abbattere il muro doriano con una botta dalla distanza che si spegne di un soffio a lato. La gioia della banda Spalletti (negativo al Covid e quindi di nuovo in panchina) esplode al 43', quando Petagna con un'acrobazia capitalizza al meglio il brutto disimpegno di testa con cui Ferrari aveva provato a liberare l'area dopo un blitz di Mertens.
Secondo tempo
Proprio il belga al 55' ha sui piedi l'occasione per chiudere l'incontro, ma la sua spaccata su suggerimento di Elmas è leggermente imprecisa. I ritmi, complice la girandola delle sostituzioni (dentro tra gli altri i due nuovi acquisti Tuanzebe e Rincon), calano bruscamente fino all'84', quando il solito Mertens ci riprova con una conclusione dalla distanza. I rimpianti del numero 14 e del resto della truppa azzurra si spengono comunque al triplice fischio, quando l'arbitro Di Bello manda le squadre negli spogliatoi: per il Napoli matura il tanto agognato ritorno alla vittoria, mentre per la Sampdoria si palesa una sconfitta onorevole nel risultato ma forse non nello spirito, visto che di fatto pericoli dalle parti di Ospina non ne sono mai arrivati.
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