Napoli, 27 settembre 2022 - L'ottimo impatto dei nuovi acquisti ha un po' oscurato chi al Napoli già c'era: parlando della difesa, il riferimento è rispettivamente a Kim Min-Jae e Amir Rrahmani, con i meriti di quest'ultimo che spesso finiscono per passare fin troppo inosservati. Per molti, ma non per i piani altissimi del club partenopeo, già al lavoro per cementare il rapporto con un rinnovo.
I dettagli
L'idea è prolungare il sodalizio fino al 2027, con tanto di aumento dello stipendio per colui che ormai da tempo sembra il vero pilastro della difesa azzurra. L'impressione era emersa nell'ultima parte della permanenza al Napoli di Kalidou Koulibaly e sta emergendo con ancora più veemenza ora che i riflettori se li sta prendendo Kim, che rappresenta la novità. All'ombra del Vesuvio per la verità questo trend è piuttosto diffuso dopo una sessione di mercato che ha visto l'addio contemporaneo di diverse colonne della rosa delle ultime stagioni: quasi come a voler girare in fretta pagina, i tifosi azzurri, rinfrancati ovviamente dai risultati della squadra, si sono fiondati senza remore sui volti nuovi, incensati sui social con tanto di soprannomi altisonanti coniati per l'occasione. In questo calderone di entusiasmo e trionfalismo è finito anche Kim, mentre il 'povero' Rrahmani continuava a trascinare un intero reparto quasi nell'ombra: questo almeno è lo scenario all'apparenza, mentre la realtà parla di un Napoli al lavoro per blindare il perno della retroguardia che negli ultimi giorni, a causa di una noia muscolare accusata in Nazionale, ha fatto tremare non poco Luciano Spalletti. Tutto sembra rientrato, con il kosovaro pronto a guidare la difesa azzurra già sabato contro il Torino.
Un trittico favorevole
La sfida contro i granata aprirà un trittico sulla carta piuttosto agevole per il Napoli: appunto Torino in casa, Cremonese in trasferta e Bologna di nuovo al Maradona. Nel mezzo i due impegni di Champions League contro l'Ajax e soprattutto la fame di una squadra che dovrà dimostrare la maturità necessaria per non lasciare più punti per strada contro formazioni meno attrezzate. Il piano di Spalletti, a maggior ragione con all'orizzonte la maxi sosta del campionato per lasciare spazio ai Mondiali, è sfruttare pienamente le note partenze sprint delle sue squadre per provare magari a scavare un fosso in previsione di quelle primavere che invece conducono spesso al trend opposto. Discorsi decisamente prematuri: specialmente con in mezzo un'incognita grande come la spedizione in Qatar.
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