Luciano Spalletti (Ansa)
Napoli, 29 gennaio 2023 - Osimhen apre, El Shaarawy pareggia e Simeone chiude: tra Napoli e Roma finisce 2-1 ed è un risultato importante in particolare per la capolista che, tanto per cambiare, incrementa ulteriormente il proprio vantaggio in classifica sulle inseguitrici.
Le dichiarazioni di Spalletti
Per la precisione gli azzurri ora possono contare su un margine di 13 punti sull'Inter, 15 sul trio Lazio-Atalanta-Milan e 16 proprio sui giallorossi: ormai più di un'ipoteca sullo scudetto, anche se Luciano Spalletti prova - a fatica - a mantenere i piedi per terra concentrando la propria analisi solo sulla partita di stasera. "Abbiamo dimostrato di essere determinati in ogni nostra unità: lo si è capito dall'impatto di chi è subentrato, che in un certo senso stava già giocando dalla panchina". Il riferimento è in particolare a Simeone, che ha realizzato con Osimhen la staffetta vincente. "Qui tutti giocano per aiutare il compagno e non per rubargli il posto. Ho sostituito Victor, che tra l'altro oggi è stato servito male e non è stato bravissimo a prendersi gli spazi, perché non è giusto che giochino sempre i soliti: bisogna tenere conto anche del lavoro settimanale e dell'impegno che ci mettono gli altri".
Le dichiarazioni di Mourinho
Di ben altro umore José Mourinho, che reputa la sconfitta un risultato ingiusto per la sua Roma. "Dopo il gol di Osimhen abbiamo accusato il peso dello svantaggio immeritato. Abbiamo giocato bene contro un avversario forte e un ambiente compatto a sua protezione: tutti elementi che a tratti abbiamo annullato anche e soprattutto grazie ai nostri giovani, che hanno messo in difficoltà come nessuno aveva fatto finora il Napoli, squadra quest'anno chiaramente baciata da una buona stella. Purtroppo a volte il calcio non è uno sport equo e la squadra che merita di vincere esce dal campo sconfitta: per questo motivo ho fatto i complimenti ai ragazzi, che ci hanno messo l'anima e paradossalmente guadagnano fiducia da questa partita". Chi è uscito male dal Maradona è Abraham, alle prese con problemi muscolari. "Non so come stiano lui e gli altri giocatori che stasera hanno dato tutto: è questo lo spirito che voglio dai miei ragazzi, mentre penso che chi non sta bene in famiglia debba andare via". Ogni riferimento a Zaniolo non è puramente casuale.
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