Napoli, 25 ottobre 2022 - Per introdurre Napoli-Rangers, in programma mercoledì 26 ottobre alle 21, in conferenza stampa si è presentata una coppia di tutto rispetto: Luciano Spalletti e Giovanni Simeone.
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Le dichiarazioni di Simeone
Proprio l'argentino ha inaugurato la chiacchierata davanti a microfoni e taccuini e lo ha fatto parlando dell'obiettivo degli azzurri, già certi del pass per gli ottavi ma a caccia della certezza del primato del Gruppo A: un obiettivo da raggiungere magari grazie ai gol proprio del Cholito. "Vogliamo fare quanti più punti possibili per confermarci in ogni partita. Quanto a me, l'importante è farmi trovare pronto: ho l'esperienza per farlo". Al di là delle parole di rito, inevitabile chiedersi quanto sia grande il desiderio di Simeone di ricoprire un ruolo più centrale in una squadra che sta volando in ogni ambito: a tal riguardo l'ex Verona svela una particolare tecnica per sentirsi ancora più partecipe dei successi del collettivo. "Preparo le partite visualizzandole grazie a un libretto dove scrivo delle cose al riguardo: è il mio metodo per restare sul pezzo in un contesto in cui tutti stanno facendo bene e in cui tutti possono essere determinanti anche per pochi minuti". Il discorso si sposta poi sulla gara di andata dove, al di là della rotonda vittoria finale, il Napoli ha inizialmente faticato. "In effetti la loro aggressività ci creò delle difficoltà, ma conta vincere a prescindere da come ci si arriva e da quello che viene detto". Infine un commento sul possibile incrocio, nel prosieguo del torneo, con l'Atletico Madrid di papà Diego. "Sarebbe una bella sfida, ma preferisco concentrarmi sul presente e su ciò che posso dare alla causa".
Le dichiarazioni di Spalletti
Il microfono passa poi a Spalletti che, così come Simeone, non va con i pensieri oltre i Rangers. "Ogni partita nasconde le sue insidie e noi dovremo concentrarci solo su domani perché vincere significherebbe arrivare allo scontro diretto con il Liverpool con tanti vantaggi". Per farlo il Napoli potrebbe passare da un turnover più o meno marcato. "Io scelgo sempre la formazione migliore per battere gli avversari: detto questo - continua il tecnico toscano - ci sta fare qualche cambiamento anche perché abbiamo una rosa profonda e tanti ricambi per ruolo". Insomma, gli azzurri vincono e convincono ma non tutti e non sempre. "Guardo solo alla mia squadra e al fatto che finora nessuno ci ha messo in reale difficoltà: guai però a dare per scontato che ciò possa succedere anche in futuro. Il resto non lo commento".
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