Mercoledì 22 Gennaio 2025
GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
Calcio

Napoli, prove generali di fuga

Il successo ottenuto ieri contro la Roma consolida il primato in classifica dei partenopei, seconda miglior squadra d'Europa dopo il City, prossimo avversario in Champions League

L'esultanza degli azzurri al termine di Roma-Napoli

Napoli, 15 ottobre 2017 - Immobile chiama, Insigne risponde: i due ex compagni ai tempi del Pescara di Zeman lanciano gli azzurri a +5 sulla Juventus e danno un altro messaggio alle tante contendenti per la vittoria finale dello scudetto. LA PRIMA DI LORENZO - Il sabato perfetto della banda Sarri è cominciato proprio con la doppietta dell'attaccante della Lazio che ha permesso ai biancocelesti di mettere fine all'imbattibilità dell'Allianz Stadium dopo ben 57 partite: decisiva al riguardo anche la parata last minute di Strakosha sul penalty di Dybala, al secondo errore consecutivo dopo quello di Bergamo. Mentre la Vecchia Signora annaspa, il Napoli si conferma la macchina perfetta ammirata finora in questo 2017 da sogno, con un totale di 75 punti portati a casa, e stende la Roma con un gol da vero opportunista di Insigne, uno che in passato era tacciato di essere poco freddo davanti alla porta. Già, in passato, quando il bottino di reti in carriera del folletto di Frattamaggiore era lontano dalla quota 100 toccata ieri contro un'avversaria che finora aveva sempre domato il prodotto di lusso del vivaio azzurro. L'ennesimo segnale di quanto la musica nel capoluogo campano sia cambiata. E non solo per quanto riguarda l'attacco. ROCCAFORTE - Ci si sofferma tanto sui numeri record del reparto avanzato di Sarri, in gol già 26 volte, due in più del Barcellona e appena tre in meno del Manchester City, prossimo avversario in Champions League, ma mai come adesso i titoloni sono tutti per la difesa, perforata solo in 5 occasioni: un anno fa di questi tempi Reina aveva subito 9 reti e, soprattutto, non era così protetto dal duo d'acciaio Albiol-Koulibaly, che finora in campionato ha concesso agli avversari la miseria di 13 tiri nello specchio. Un fortino invalicabile rafforzato ulteriormente da una mediana concreta in entrambe le fasi: brilla la stella di Jorginho, una crescita sotto gli occhi di tutti tranne che del CT Ventura, e si attesta su una media del 65% il dato del possesso palla, un emblema del totale controllo degli azzurri sulle partite. E stavolta senza blackout finali come accadeva prima dell'attuale striscia in corso per il Napoli: 13 vittorie di fila e 20 risultati utili consecutivi sono figli di un mix perfetto plasmato dal maestro Sarri. Se poi a tutto ciò si aggiunge un bel pizzico di buona sorte, ingrediente fondamentale per cucirsi addosso la toppa più prestigiosa, allora la ricetta sembra perfetta. In attesa di gustarla però soltanto a maggio.