Martedì 5 Novembre 2024
GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
Calcio

Napoli, Politano: "Con la Lazio sconfitta immeritata. Ora sotto con l'Atalanta"

L'esterno, che sostituirà l'infortunato Lozano, mastica ancora amaro per il primo ko interno: "Sarri ha giocato in un modo diverso dal solito e gli è andata bene"

Matteo Politano (Ansa)

Matteo Politano (Ansa)

Napoli, 9 marzo 2023 - Riprendere la marcia dopo il passo falso contro la Lazio: in casa Napoli è questo l'imperativo che domina da una settimana e a farsi portavoce del messaggio è anche Matteo Politano, intercettato nel pomeriggio dai microfoni di Radio Kiss Kiss. Quella dell'emittente ufficiale non sembra una scelta casuale, dato che con Hirving Lozano attualmente ai box il posto nella corsia di destra nella gara interna contro l'Atalanta pare destinato proprio all'esterno di scuola Roma.

A caccia del riscatto

Il diretto interessato, a sua volta, sembra pronto per l'occasione così come il resto della truppa azzurra, desiderosa di lasciarsi presto alle spalle la prima sconfitta al Maradona. "E' da lunedì che pensiamo a questa partita: sarà un match complicato ma vogliamo assolutamente vincere di nuovo". Politano torna poi sul tonfo con la Lazio. "Siamo andati sotto e abbiamo provato in ogni modo a pareggiare la sfida: non ce l'abbiamo fatta ma, a mio modo di vedere, non meritavamo di perdere". Il classe '93 si unisce al coro di coloro che sono rimasti stupiti, per non dire forse quasi delusi, dal modo in cui la squadra allenata da Maurizio Sarri si è presentata a Fuorigrotta. "Sono venuti qui sfoderando un gioco diverso da quello tipico di un tecnico di cui conosciamo bene le qualità: sabato non c'erano tracce di quello che conosciamo e che ci aspettavamo. La Lazio è stata brava a chiudersi e a sfruttare al massimo le occasioni create: fa parte del calcio, ma dobbiamo mantenere alto il morale e tornare su quei binari che ci hanno permesso finora di ottenere grandissimi risultati". Dopo le note dolenti si passa a quelle più dolci, con Politano che torna proprio su quanto prodotto finora dal suo Napoli. "Non mi aspettavo che avremmo disputato una stagione così bella": una confessione che la dice lunga sulla magia calcistica che sembra calata quest'anno sul capoluogo campano. Guai però a parlare di fortuna o casualità. "Fin dal primo giorno, dopo aver perso così tanti giocatori importanti in un colpo solo, si è creato un bel gruppo. Merito di chi è rimasto - continua Politano - ma anche dei nuovi, che si sono messi subito a disposizione del mister. Già in ritiro si respirava entusiasmo: il resto lo hanno fatto il lavoro e gli allenamenti, dove tuttora si percepisce quello che stiamo costruendo e la voglia attuale di non mollare un centimetro perché il campionato è ancora lungo".

Un sogno da coronare

Il prossimo ostacolo per il Napoli si chiama Atalanta. "Sappiamo che ci aspetta una partita difficile nonostante loro ultimamente abbiano perso qualche match di troppo: è una squadra forte, fisica, che punta tanto sull'uno contro uno a tutto campo. Noi dovremo essere bravi a tenere la palla, sfruttando le nostre qualità: se giocheremo come sappiamo avremo molte chance di portare a casa la vittoria". Subito dopo gli azzurri dovranno rituffarsi nella Champions League. "Raggiungere i quarti sarebbe un risultato storico, ma prima dobbiamo concentrarci sull'Atalanta. E' vero: all'andata abbiamo vinto 2-0, ma ci sono ancora 90' da disputare e può succedere di tutto. Il nostro obiettivo però è chiaro: far esplodere di gioia i nostri tifosi". Tifosi che tra non molto al Maradona potranno ammirare anche la Nazionale, dove Politano spera di tornare a stretto giro di posta. "Spero nella convocazione: lavoro duramente per guadagnarmi la convocazione, che è sempre una grandissima soddisfazione". Infine un commento su quella che potrebbe essere definita 'la grande attesa': quella di un'intera città - o quasi - per uno scudetto che resta vicinissimo nonostante la recente sconfitta. "Qui c'è una grandissima passione a prescindere dal rendimento di quest'anno. Ora si sente di più, certo, ma anche l'anno scorso si respirava una bella aria. Sappiamo che vincere qui è diverso rispetto a farlo altrove. Innanzitutto sarebbe un sogno per tutti: per noi giocatori, per il mister, per la società e per la città, che è da diversi anni che non vive qualcosa del genere. Noi non possiamo fare altro che lavorare duro per avvicinarci domenica dopo domenica a questo sogno". Magari anche grazie alla saggia guida di Luciano Spalletti. "Il mister ci tiene sul pezzo, ci sprona e chiede il massimo: il campionato è ancora lungo, ci sono tante partite da disputare e quindi - conclude Politano - bisogna continuare ad allenarsi duramente mantenendo la giusta concentrazione per confermare quanto fatto vedere a tutti in questi mesi".

Le ultime dall'infermeria

 

 

Insomma, la sconfitta con la Lazio non ha scalfito più di tanto né la situazione in classifica, con un vantaggio ancora rincuorante (+15 sull'Inter) a referto, né l'umore dello spogliatoio azzurro. L'unica grana riguarda Lozano, alle prese con un risentimento muscolare che verosimilmente lo terrà fuori causa sabato. Se questa è la cattiva notizia, pronta a essere spazzata via da un Politano evidentemente carico a mille, la buona è doppia e riguarda il resto del reparto avanzato: si comincia da Victor Osimhen, tornato in gruppo dopo la giornata libera concessa ieri per sbrigare alcune questioni amministrative. Discorso invece più complesso per Giacomo Raspadori, le cui condizioni sono in netto miglioramento ma forse non al punto da guadagnarsi già una convocazioni in vista dell'Atalanta: per l'ex Sassuolo una seduta personalizzata in campo che sembra comunque il preludio a un rapido ritorno in gruppo. Quella del classe 2000 è un'assenza che dalle parti di Castel Volturno sta pesando più del previsto: lo si è visto con la Lazio, quando per smontare il castello difensivo eretto da Sarri e per liberare spazio per Osimhen sarebbe servito come il pane un accorgimento invece impossibile da pescare dalla panchina. Il problema potrebbe riproporsi contro l'Atalanta, qualora ovviamente la squadra di Gian Piero Gasperini dovesse passare in vantaggio o comunque riuscire a imbavagliare per bene le bocche da fuoco azzurre. Il rimedio, in attesa del rientro di Raspadori, è evitare un altro approccio sbagliato che potrebbe mandare subito all'aria il piano partita di Spalletti.

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