Napoli, 19 novembre 2021 - Neanche il tempo di sorridere per i rientri in gruppo di Kostas Manolas e Kevin Malcuit che Luciano Spalletti perde già un altro elemento: trattandosi di Adam Ounas, banalmente si potrebbe parlare di una semplice riserva, ma nella realtà il ruolo dell'algerino nel pianeta Napoli è molto più complesso, delicato e, di conseguenza, importante.
Un potenziale mai del tutto esploso
Volendo ricorrere al gergo calcistico di qualche anno fa, il classe '96 potrebbe essere visto come una sorta di 'miglior 12esimo uomo': questo per Luciano Spalletti, ma evidentemente non solo. Fin dal suo approdo all'ombra del Vesuvio, risalente ormai a 4 anni fa, Ounas non ha mai trovato quella continuità in termini di minutaggio tale da fargli finalmente scalare le gerarchie e diventare qualcosa in più di una semplice alternativa di lusso. Eppure, di allenatori ne ha visti sfilare tanti e anche dai gusti tecnici più disparati. Il discorso si può estendere pure alle esperienze in prestito fatte sempre sotto l'egida del club partenopeo. Nell'ordine Nizza, Cagliari e Crotone: tutte piazze in cui l'algerino ha fatto vedere il meglio e il peggio del suo repertorio, ossia un immenso potenziale a livello qualitativo unito a una clamorosa mancanza di continuità (in campo e, alla luce di uno stile di vita non sempre impeccabile, forse anche fuori). Insomma, il peggior nemico di Ounas si conferma Ounas, che da qui a fine stagione si giocherà la conferma in azzurro: l'ultima parola, manco a dirlo, spetterà a Spalletti. Minutaggio stagionale alla mano (130' spalmati in 9 presenze, impreziosite da un gol firmato in Europa League) risulta difficile pensare che la svolta della carriera dell'algerino possa arrivare grazie al tecnico toscano, apparentemente l'ennesimo allenatore non sedotto appieno dall'estroso fantasista. Già, apparentemente.
L'ennesimo guaio muscolare
Nella realtà dei fatti Ounas, all'alba del mese di fuoco che attende il Napoli, per Spalletti sarebbe stato un'arma letale a partita in corso, praticamente la specialità della casa: in campionato ma soprattutto in Europa League. Invece, alla luce dell'elongazione del muscolo retto femorale sinistro, l'algerino, che già era stato ai box a ottobre, sarà fuori causa per almeno un paio di settimane, privando così gli azzurri di un jolly prezioso. Genio, sregolatezza e purtroppo anche fragilità fisica: il 'pacchetto Ounas' può essere riassunto così, con annessi rimpianti allegati di chi, a distanza di anni, continua a sperare nell'esplosione del 'miglior 12esimo uomo'.
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