Napoli, 14 aprile 2021 - Più si avvicina l'Inter e più il Napoli perde pezzi per strada: al già sicuro assente Lozano (diffidato e ammonito a Genova) si sono aggiunti nelle ultime ore Ospina e Zielinski, con il primo ormai certo di saltare l'appuntamento con la capolista.
Le diagnosi
Sempre sul prato del Ferraris il portiere colombiano si era infatti fermato - salvo poi decidere di rimanere comunque in campo - per un guaio muscolare che ora ha una diagnosi e una prognosi: distrazione di primo grado del bicipite femorale destro, con tempi di recupero fissati in almeno 20 giorni. Dunque, saranno circa 4 le gare che salterà l'ex Arsenal, il cui apporto soprattutto in termini di esperienza era stato determinante nella brillante rincorsa Champions intrapresa dagli azzurri nell'ultimo mese. Insomma, dopo i due giorni liberi concessi da Gennaro Gattuso non comincia al meglio la marcia di avvicinamento del Napoli alla sfida con l'Inter, in cui rischia di marcare visita pure Piotr Zielinski: anche per lui il successo di Marassi ha avuto un epilogo amaro nel segno di qualche noia muscolare che però, per il momento, è rimasta tale, lasciando quindi aperta la speranza di recuperare in tempo per domenica sera, quando gli azzurri di fatto, alla luce del precedente scontro tra Atalanta e Juventus, si giocheranno una bella fetta di Champions League. Se un obiettivo che fino a qualche mese fa sembrava impossibile da raggiungere mai come oggi è vicino, tanti meriti sono proprio del polacco.
Chance di riscatto per Meret
Il discorso è analogo per David Ospina, che nelle prossime settimane dovrà ammirare dalla tribuna le performance del collega Alex Meret, uno che ha nel mirino qualcosa di molto grosso. Lo scarso minutaggio e l'alternanza con il colombiano hanno allontanato il friulano dal treno buono per gli Europei, riacciuffato soltanto nell'ultima tornata di convocazioni con il rientro tra i portieri chiamati da Roberto Mancini. Al ct dell'Italia la stima per l'ex Udinese non manca: si può dire lo stesso di Gattuso? Le preferenze del tecnico calabrese, si sa, sono tutte per Ospina, che a detta sua garantisce più esperienza e migliori abilità con i piedi. Il bello (o il brutto, a seconda dei punti di vista) è che alla fine anche gran parte della piazza, quella che invocava Meret in campo, si è convinta delle parole di Ringhio, lasciando al classe '97 solo le briciole in termini di minutaggio. Briciole che ora giocoforza diventeranno pagnotte da plasmare a suon di ottime prove: per la Champions e per l'Europeo.
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