Napoli, 11 ottobre 2020 - Il Napoli e la bolla sanitaria: una storia fatta di alti e bassi che deve ancora scrivere le pagine migliori (o, a seconda dei punti di vista, peggiori). In attesa del verdetto sulla partita mai giocata contro la Juventus, gli azzurri provano a fare quadrato: il condottiero è ovviamente Gennaro Gattuso, che nella clausura forzata si sta prendendo particolare cura di Victor Osimhen.
Il metodo personalizzato
Da semi sconosciuto a star della Serie A soprattutto grazie al clamoroso prezzo pagato da Aurelio De Laurentiis per assicurarsi le sue prestazioni: gli 80 milioni sborsati sono un'etichetta pesante sul nigeriano, che però sta dimostrando di avere la giusta personalità per reggere la pressione delle aspettative. Il look non proprio sobrio dell'ex Lille lasciava presagire un atteggiamento ben diverso da parte di un ragazzo classe '98: invece l'acquisto più caro della storia del club partenopeo si è calato con professionalità e umiltà nella nuova realtà e sta facendo lo stesso ora nel bunker di Castel Volturno. Anzi, proprio la bolla sta diventando un'occasione per far crescere il feeling tra Osimhen e Gattuso, che al suo numero 9 sta riservando un trattamento speciale. Di favore, sì, ma fino a un certo punto, perché il nigeriano è il bersaglio preferito dei consigli del tecnico calabrese: dalle clip personalizzate a lunghe chiacchierate volte a immergere sempre di più l'ex Lille nella realtà italiana. Un po' il classe '98 un'idea se l'è già fatta: le difese della Serie A sono cosa diversa da quelle affrontate in Francia. Questo spiega il digiuno in campionato di Osimhen. Calma e sangue freddo: le partite giocate dal Napoli sono appena due e in entrambe il nigeriano, pur non trovando la via della rete, ha dimostrato già un ottimo feeling con i compagni e un altruismo non comune per un bomber.
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Ringhio low cost
Eppure, più crescono i singoli giocatori e più cresce contemporaneamente la sensazione che dietro ci sia la mano di Gattuso, che tra i tanti pregi ne ha uno che fa tanto piacere a De Laurentiis. Il patron è seccato per le mancate cessioni che hanno fatto lievitare a dismisura il monte ingaggi ma, nello stesso tempo, sorride per lo stipendio non da top che guadagna il tecnico calabrese: "appena" 1,5 milioni a stagione, una somma che lo colloca al nono posto nella classifica degli allenatori più pagati in Italia. Poca spesa e massima resa: il matrimonio funziona a gonfie vele ma non bisogna dimenticare la questione rinnovo ancora pendente che si riproporrà in futuro.