Napoli, 1 aprile 2023 - Certe partite valgono doppio, se non triplo: è il caso di Napoli-Milan, in programma domenica 2 aprile al Maradona alle 20.45. In ballo da una parte c'è un ulteriore passo verso uno scudetto sempre più vicino a cui praticamente manca solo il crisma della matematica e dall'altra la caccia a qualche punto prezioso per continuare a inseguire un posto nella prossima Champions League. Restando proprio nell'ambito di questo torneo, inevitabile pensare alla stagione in corso, che nel tabellone dei quarti proporrà l'incrocio proprio tra Napoli e Milan, squadre che praticamente si sfideranno 3 volte nell'arco di poco più di due settimane.
Le probabili formazioni
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim Min-Jae, M. Rui; Zambo Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Simeone, Kvaratskhelia. Allenatore: Spalletti Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, T. Hernandez; Bennacer, Tonali; B. Diaz, Krunic, Leao; Giroud. Allenatore: Pioli
Orario e dove vedere la partita in tv
Napoli-Milan (fischio d'inizio alle 20.45) sarà trasmessa in diretta in esclusiva da DAZN, la cui app è disponibile anche sui dispositivi TIMvision Box, Amazon Fire TV Stick, Google Chromecast, PlayStation 4/5 e Xbox (One, One S, One X, Series X e Series S). Gli abbonati di Sky potranno invece vedere la partita tramite l'app presente sul decoder Sky Q o sul canale 214 dopo aver attivato ZONA DAZN.
Qui Napoli
Con la ripresa del campionato, il pensiero sul pianeta Napoli è uno solo: cominciare a fare i preparativi per la grande festa scudetto e godersi il percorso da qui all'ufficialità della conquista del titolo. Questa luna di miele è stata un po' rovinata dalla notizia dell'infortunio muscolare occorso a Victor Osimhen, che rischia di saltare praticamente tutti e tre gli incroci con il Milan: se in campionato, alla luce di un vantaggio in classifica più che rassicurante, l'assenza del nigeriano preoccupa poco, in Champions League, con la situazione praticamente resettata dopo ogni turno, l'eventuale defezione rischia di complicare di non poco i piani di Luciano Spalletti. In attesa di saperne di più sui tempi di recupero del capocannoniere, il tecnico toscano può consolarsi comunque pensando alle ottime alternative presenti in panchina, con Giovanni Simeone in rampa di lancio per comporre il reparto avanzato insieme a Khvicha Kvaratskhelia e Hirving Lozano, favorito nel ballottaggio con Matteo Politano. A centrocampo sono confermatissimi Piotr Zielinski, Stanislav Lobotka e André-Frank Zambo Anguissa, mentre in difesa alberga l'altro dubbio presente nella testa di Spalletti. Se a destra, visto l'infortunio di Bartosz Bereszynski, fuori causa così come Diego Demme, ci sono poche alternative alle spalle del comunque inamovibile Giovanni Di Lorenzo, a sinistra Mario Rui è insidiato da Mathias Olivera: tra i pali è invece certo di una maglia Alex Meret, protetto dai baluardi Amir Rrahmani e Kim Min-Jae.
Le dichiarazioni di Spalletti
Inevitabile che la consueta conferenza stampa della vigilia di Spalletti parta dall'argomento del giorno e delle prossime settimane: l'infortunio occorso a Osimhen, senza il quale comunque quest'anno curiosamente il Napoli ha sempre vinto. "Si tratta di un'assenza che indubbiamente peserà, ma allo stesso tempo è giusto ricordare come la squadra si sia responsabilizzata nelle altre volte in cui è mancato: tutti hanno dato qualcosa in più per mantenere lo stesso standard a livello di gioco". Non solo: a disposizione del tecnico toscano c'è una batteria offensiva di tutto rispetto che comprende tra gli altri anche Simeone, in pole per sostituire il capocannoniere del campionato. "Si tratta di uno di quei giocatori che hanno fatto la differenza. I meriti del Cholito però vanno oltre: è esperto e sa che il ruolo non lo si interpreta solo con i piedi ma specialmente con la testa e, partendo da questa constatazione, ha saputo essere decisivo ogni volta in cui è stato chiamato in causa. Per il resto, sappiamo che è meno veloce di Osimhen ma è una questione di merito di quest'ultimo, che ha caratteristiche impossibili da trovare in giro. Simeone però sa difendere la sfera, giocare spalle alla porta e dialogare con i compagni: sul piano tecnico mi sento tranquillo, mentre su quello emotivo toccherà alla squadra confermarsi grande anche con un'assenza del genere". Spalletti passa poi a commentare lo stato di salute del Milan, sempre difficile da dicifrare in una stagione così altalenante: ovviamente con un occhio al campionato e un altro, se non qualcuno in più, all'imminente doppio confronto in Champions League. "Sono curioso di vedere come andrà questo triplo incrocio: resto dell'idea che nell'altra competizione tutto si resetti, ma qualche piccola scoria può restare specialmente se l'avversario dovesse giocare meglio. Domani affronteremo una squadra molto competitiva, che tra l'altro può contare su un attaccante fortissimo come Giroud: l'attenzione dovrà essere massima anche nei confronti delle loro verticalizzazioni improvvise".
Qui Milan
L'impressione è che, qualunque sia il risultato della partita, al Maradona si consumerà il virtuale passaggio del tricolore dalla maglia del Milan a quella del Napoli. Il fronte che realmente interessa i rossoneri riguarda la Champions League: quella in corso, con l'ostacolo azzurri da superare ai quarti e quella da conquistare per la prossima stagione, specialmente alla luce della vittoria dell'Atalanta contro la Cremonese. Per farlo la formazione di Stefano Pioli andrà a caccia di punti preziosi anche a Fuorigrotta, che l'anno scorso fu teatro della vittoria che probabilmente più di altre indirizzò lo scudetto: a deciderla fu Olivier Giroud, pronto a riprendersi il posto in attacco dopo il turno di squalifica scontato prima della sosta. Ad assistere il francese saranno Rafael Leao, Rade Krunic e uno tra Brahim Diaz e Alexis Saelemaekers, con il primo in vantaggio. In mediana agiranno invece Sandro Tonali e Ismael Bennacer, mentre la difesa a protezione di Mike Maignan sarà composta da Davide Calabria, Simon Kjaer, Fikayo Tomori e Theo Hernandez. Niente da fare invece per gli infortunati Zlatan Ibrahimovic, Pierre Kalulu e Junior Messias.
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