Napoli, 17 marzo 2023 - Il venerdì 17 non si rivela particolarmente sfortunato per il Napoli, che tramite l'urna di Nyon conosce il nome della sua avversaria per gli storici quarti di finale di Champions League. Nome non proprio ignoto: si tratta del Milan, con la vincente che in semifinale troverebbe una tra Inter e Benfica andando così in ogni modo a scrivere il nome dell'Italia nel penultimo gradino della competizione continentale più prestigiosa.
Le date
La gara di andata si disputerà al Meazza martedì 11 o mercoledì 12 aprile, mentre quella di ritorno avrà come cornice il Maradona il 18 o il 19 aprile: curiosamente, contando anche il campionato, le due squadre che a meno di colpi di scena al termine di questa stagione si passeranno il tricolore da un petto all'altro si sfideranno ben 3 volte nel giro di massimo 17 giorni. Dall'altro lato del tabellone, quello sulla carta più complicato, ci sono invece gli incroci tra Real Madrid-Chelsea e Manchester City-Bayern Monaco: forse due finali anticipate, soprattutto con riguardo a quest'ultima doppia sfida. Insomma, per le italiane e in particolare per un Napoli quest'anno in versione deluxe l'occasione sembra propizia come poche per scrivere il proprio nome in una competizione che nelle ultime stagioni è stata avara di emozioni per il calcio italiano, che avrebbe poi conosciuto il picco negativo saltando due Mondiali di fila. L'isola felice tra questi due tonfi è stata rappresentata dall'apoteosi degli Europei 2020 e del successo sull'Inghilterra: proprio da questa avversaria l'Italia proverà ancora una volta a risalire la china e lo farà al Maradona, teatro in passato di emozioni agrodolci per l'azzurro della Nazionale.
Le dichiarazioni di Spalletti
Passando all'azzurro del Napoli, non poteva mancare il commento a caldo, affidato ai microfoni di Radio Kiss Kiss, di colui che dovrà condurre la capolista verso l'ennesima impresa: mister Luciano Spalletti, che prima di pensare al futuro torna sul recentissimo passato. "La doppia sfida contro l'Eintracht Francoforte è stata complicata: parlo in particolare di quella di ritorno, perché quando tutti dicono che hai già passato il turno si crea una tensione paurosa visto che diventi il favorito di un confronto all'apparenza scontato. A missione compiuta c'è stata tanta felicità perché abbiamo raggiunto il nostro obiettivo minimo dopo il quale subentra una maggiore libertà: questo almeno è lo scenario fino al prossimo turno, che potrebbe regalare altre gioie ai nostri tifosi". Per farlo il Napoli dovrà battere il Milan, già rivale negli anni recenti per sul fronte scudetto. "Avrei preferito non incontrare squadre italiane - ammette Spalletti - e chi parla di un sorteggio facile è un incompetente. I rossoneri hanno scritto pagine memorabili in Champions League: basti pensare che il solo Paolo Maldini che ha vinte 5". Il tecnico toscano approfondisce poi la sua teoria. "In questi giorni ho letto che squadre come Paris Saint-Germain e Manchester City faticano ad arrivare in fondo a questa competizione perché non hanno esperienza: se questa ipotesi è vera, allora per il Milan vale l'affermazione opposta, con i rossoneri che a questo punto potrebbero essere i favoriti per la vittoria finale. Restando alla stretta attualità, non dimentichiamo che hanno eliminato il Tottenham". L'analisi di Spalletti si sposta sull'intero tabellone. "Sento dire che siamo finiti nella parte facile, ma allora questo discorso potrebbe valere tranquillamente anche per Inter, Benfica e per lo stesso Milan. Bisogna avere equilibrio nelle valutazioni. I rossoneri in particolare hanno superato una fase difficile della stagione anche grazie alla mano di Stefano Pioli. Anche per la loro guida tecnica - conclude l'allenatore azzurro - la sfida sarà complicata e chi la vincerà lo avrà fatto anche grazie a una migliore interpretazione delle partite".
Il precedente con un'italiana
Se la storia in ambito continentale sorride in maniera inequivocabile al Milan, il Napoli può consolarsi con un presente che parla di addirittura 20 punti di distanza in classifica. Non solo: se proprio si vuole scomodare il passano e i precedenti, ce n'è uno che sorride agli azzurri. Di mezzo non c'è il Milan ma la Juventus, l'acerrima rivale di sempre. Correva la stagione 1988/89 e, nell'ambito della vecchia Coppa UEFA, il Napoli ai quarti incontrò i bianconeri. A spuntarla furono proprio i partenopei, che quella competizione addirittura la portarono a casa. Da quel momento in poi - e men che meno ovviamente prima - il Napoli non ha più pescato un'italiana sul proprio cammino continentale. Insomma, se ci si affida a una cabala che quest'anno sembra aver beccato parecchie coincidenze allora si può addirittura scommettere grosso sul trionfo degli azzurri in Champions League. Attenzione però, come ammonito dallo stesso Spalletti, a cadere in sillogismi e conclusioni troppo ovvie se si guarda il quadro dipinto dal campionato. Partendo dal Milan e avendo come parametro la sola gara di andata, è impossibile non citare l'andamento dello stessa: una delle vittorie più fortunose della cavalcata trionfale degli azzurri, salvati nell'occasione dai legni e dagli incredibili errori degli attaccanti avversari. Il tabellone propone poi un possibile eventuale incrocio con l'Inter che, sempre attenendosi all'unico match finora disputato in campionato, ha inferto al Napoli una sconfitta stentata solo nel risultato ma non nel gioco e nella lezione di calcio sciorinata. Senza contare il discorso Coppa Italia, con i partenopei incredibilmente eliminati da una Cremonese corsara al Maradona. Insomma, nello sport (e non solo) spesso il confine tra consapevolezza nei propri mezzi e presunzione è molto labile e sarà proprio su questo tasto che Spalletti dovrà battere nelle prossime settimane: specialmente qualora trovassero riscontro nella realtà quelle voci che parlano di una quasi festa degli spogliatoi di Castel Volturno al momento del verdetto emesso da quell'urna di Nyon che, va detto, in passato era stata decisamente poco clemente con gli azzurri. E oggi? Lo si saprà solo nel prossimo futuro: un futuro che prescinde dai fasti e dai numeri da record del campionato.