Sabato 23 Novembre 2024
GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
Calcio

Napoli-Milan, Bonera: "Non siamo costruiti per vincere ma vogliamo continuare a sognare"

Esulta l'ex difensore, che oggi ha sostituito in panchina Pioli e Murelli. Furia Gattuso: "Atteggiamento sbagliato nelle partite importanti: succede spesso ed è colpa mia"

Daniele Bonera (Ansa)

Daniele Bonera (Ansa)

Napoli, 22 novembre 2020 - Dopo 10 anni il Milan ha sfatato il tabù San Paolo, sempre nel segno di Ibrahimovic: a stendere il Napoli è stata una doppietta dello svedese, uscito poi per infortunio e il gol finale della sicurezza siglato da Hauge, utile a spazzare via la paura nata dopo il guizzo di Mertens che aveva momentaneamente riaperto i giochi e soprattutto a far festeggiare al talentino norvegese la prima rete in Serie A.

Le parole di Bonera

Una panchina in campionato e una vittoria: è il ruolino di Bonera, che stasera ha debuttato da allenatore a causa della positività al Covid di Pioli e del suo vice Murelli. La prima domanda per l'ex difensore non poteva che essere diretta a carpire qualche indiscrezione sulle sensazioni a caldo sullo stop occorso a Ibra. "Al momento non sappiamo molto: valuteremo nei prossimi giorni, ma di sicuro lui non è un giocatore che si fa sostituire per poco". Dopo la nota amara, l'unica, della serata, arrivano le tante liete che nascono spontanee dopo un successo così pesante. "Questa vittoria rafforza la consapevolezza nei nostri mezzi e ci conferma che stiamo lavorando nella direzione giusta: è comunque prematuro parlare di scudetto anche perché noi, a differenza di altre squadre, non siamo stati costruiti per vincere nell'immediato". Insomma, il Milan resta con i piedi per terra ma, nello stesso tempo, non vuole smettere di sognare: parola di Bonera e dell'assente di lusso Pioli. "Il mister era contentissimo e ha fatto i complimenti alla squadra. Per il resto, stiamo bene lassù e mantenendo alta l'attenzione faremo di tutto per restarci".

Le parole di Gattuso

Umore totalmente opposto per Gattuso, che fa una pesante autocritica che in realtà suona come una durissima bocciatura alla squadra. "Sarà sicuramente colpa mia ma è un qualcosa che succede sempre quando c'è da effettuare lo step decisivo: sbagliamo le partite importanti e lo facciamo perché mancano gli occhi giusti, la mentalità e la voglia di sacrificarsi. Non bisogna pensare solo alle giocate dei singoli: è necessario mettersi a disposizione e aiutarsi a vicenda". La delusione del tecnico calabrese è palpabile, ma resta un'evidenza: gli episodi non hanno sorriso al Napoli. "Oggi abbiamo fatto tutto da soli, specialmente in negativo. La gomitata di Ibrahimovic a Koulibaly? Dal campo sembrava un colpo violentissimo, ma se la squadra arbitrale l'ha valutata così c'è da accettarlo: preferisco concentrarmi sul mio orticello, che mi lascia insoddisfatto e preoccupato perché siamo troppo individualisti".

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