Napoli, 22 novembre 2020 – Il Milan sfodera l’ennesima prova di maturità e rientra dalla sosta delle nazionali sbancando il San Paolo di Napoli con un netto 3-1. Tre punti che valgono nuovamente la testa della classifica in solitaria e sui quali c’è ancora una volta l’indelebile firma di un incontenibile Zlatan Ibrahimovic, che è stato capace di firmare la quarta doppietta stagionale agguantando nuovamente la vetta della classifica marcatori a quota 10 gol, un’impresa – in otto giornate – riuscita nel passato rossonero soltanto al connazionale Gunnar Nordahl.
Il primo gol, che ha sbloccato la situazione al 20° e ha capitalizzato il dominio rossonero nella prima mezz’ora, è un concentrato di classe, potenza e qualità aeree. Il secondo, invece, è un guizzo di ginocchio degno del miglior attaccante di razza, su assist di Rebic. Nel mezzo, va detto, anche tanto Napoli, bravo a reagire nelle difficoltà, a restare in partita puntando sull’intensità e ad accorciare le distanze con Mertens dopo aver sfiorato il gol a più riprese (emblematica la traversa di Di Lorenzo poco dopo la metà del primo tempo). L’espulsione di Bakayoko al 65° ha però complicato definitivamente le cose per i partenopei che in pieno recupero hanno subito persino il tris dal neoentrato Hauge. Anche in una serata all’apparenza perfetta sul piano della qualità del gioco, della maturità tattica e dell’intensità, i rossoneri devono però fare i conti con un retrogusto amaro nel palato, dato dall’infortunio muscolare subito da Ibrahimovic - che si è visto annullare per fuorigioco la tripletta - al 78° e dall’uscita dal campo per un capogiro improvviso di Kessie.
Il Milan parte forte e Ibrahimovic la sblocca
Gattuso nel suo 4-2-3-1 è costretto a rinunciare a Osimhen ma ritrova in extremis l’ex Bakayoko a centrocampo. Bonera – che sostituisce in panchina Pioli, ancora positivo al coronavirus – dall’altra parte risponde con uno schieramento speculare e sulla trequarti lancia Rebic al posto dell’infortunato Leao. L’avvio è appannaggio dei rossoneri che provano subito a pressare alti e spingere ma che già dopo 5’ rischiano di perdere un pilastro difensivo: in una poderosa chiusura, infatti, Kjaer si procura un piccolo problema muscolare ma, dopo qualche istante di impasse, decide di stringere i denti. L’episodio non spezza comunque il buon momento del Milan che va vicino al gol in tre occasioni nel giro di pochi minuti: prima ci prova Rebic che, da buona posizione, non capitalizza un passaggio filtrante di Ibrahimovic e poi tocca a Calhanoglu che dalla distanza costringe Meret a rifugiarsi in un corner dal quale nasce la terza occasione milanista firmata da Kjaer che a due passi dalla porta azzurra spara la palla oltre la traversa. Gli sforzi rossoneri vengono premiati al 20° quando, sugli sviluppi di un’azione insistita, Theo Hernandez pennella un cross al bacio per Ibra che stacca di testa, anticipa Koulibaly e trafigge Meret trovando l’angolino sinistro.
Il gol subito scuote i padroni di csa che provano a reagire con maggior cattiveria agonistica, tirano fuori gli artigli e al 26° sfiorano il pari con una bella conclusione a giro di Mertens che impegna seriamente Donnarumma. Non è però finita qui perché sul conseguente corner nasce un’altra doppia occasione partenopea firmata da Di Lorenzo, che da ottima posizione colpisce la traversa, e da Lozano che non riesce poi a ribadire la palla in rete. Al 34° ci prova da fuori area anche Politano, ma il Milan non si scompone, lascia passare l’ondata azzurra e, pur avendo rischiato qualcosa di troppo anche su un’iniziativa in area di Mertens al 41°, riesce a proteggere il vantaggio fino al duplice fischio di Valeri.
Lo svedese firma anche il raddoppio ma poi si fa male
Il secondo riprende ad alta intensità e senza esclusione di colpi su entrambi i fronti (giallo per Calabria, gomitata di Ibrahimovic a Koulibaly e intervento duro del già ammonito Bakayoko) ma a ritmi bassi. Come nella seconda parte del primo tempo è il Napoli a tentare di fare la partita ma è il Milan a colpire ancora una volta con Ibrahimovic che al 55°, sugli sviluppi di una ripartenza, devia in rete con il ginocchio un suggerimento di Rebic. Lo svedese è letteralmente incontenibile e al 60° cala anche il tris. ma questa volta la sua posizione sull’ennesimo passaggio di Rebic è in netto fuorigioco.
Superato questo ennesimo choc, il Napoli riesce a reagire e al 62° accorcia le distanze grazie a Mertens che riceve palla nel cuore dell’area rossonera e trafigge Donnarumma siglando l’1-2. Sul più bello però le cose si complicano di nuovo per i partenopei perché l’ex rossonero Bakayoko, già ammonito, stende al 65° Theo Hernandez e si becca il secondo giallo chiudendo la sua gara anzitempo. Pochi istanti più tardi Rebic spreca un’opportunità per chiudere i conti sugli sviluppi di un corner e conclude debolmente verso Meret. Pur con l’uomo in più, il Milan rischia qualcosa di troppo in un paio di situazioni in area, ma prova comunque a gestire i ritmi senza frenesie e gettando nel motore la freschezza di Hauge e Castillejo. Al 78° però i rossoneri devono fare i conti con una pesante tegola: su un cross innocuo, infatti, Zlatan Ibrahimovic si fa male al flessore della gamba sinistra e deve lasciare spazio al giovane Colombo. Rimasti senza il loro totem e anche senza Kessie – messo ko da un giramento di testa improvviso –, gli uomini di Bonera sono costretti a stringere i denti in un finale in cui il Napoli prova a rendersi pericoloso con Petagna ma è poi capitola quando al 95° Hauge penetra in area, si aggiusta il pallone e da posizione defilata cala il tris rossonero che chiude i conti.