Napoli, 7 gennaio 2022 - Non solo Juventus-Napoli si è giocata ma alla fine ha offerto anche uno spettacolo interessante su entrambi i fronti, con quello azzurro che strappa i titoloni proprio alla luce della grande emergenza che affliggeva la squadra allenata da Luciano Spalletti.
Juve a -5 (-6)
Lo stesso tecnico toscano ha dovuto assistere all'incontro da casa per lo stesso motivo che ha fermato diverse partite della maledetta 20esima giornata di Serie A: la positività al Covid-19. Invece all'Allianz Stadium, un po' a sorpresa rispetto alle indiscrezioni della vigilia e delle ore precedenti la partita, si gioca e giocano anche i 3 giocatori messi in quarantena dall'ASL a causa di contatti con persone positive e della mancanza della terza dose (Zielinski, Rrahmani e Lobotka): per loro lo spauracchio peggiore sembra essere una semplice sanzione a livello amministrativo. Insomma, niente che possa rovinare l'atmosfera di ritrovato entusiasmo generato da un pareggio che conferma l'ottimo trend del Napoli nei big match: trend che diventa ancora più positivo quando di mezzo sbuca la sagoma della Juventus, che resta attardata di 5 punti oltre ad avere lo svantaggio negli scontri diretti. Guai però a considerare risolta la pratica Champions: la lezione dell'anno scorso più quella parziale del girone di andata, nel quale con troppa fretta era stato celebrato il 'funerale' dei bianconeri, valgono da promemoria. Resta però la soddisfazione per Spalletti di aver ritrovato quello spirito di squadra che sembrava smarrito: se questa è la buona notizia (e non è poco), la cattiva è che ieri a Torino è arrivata la dimostrazione che si può far bene nonostante le assenze. Specialmente se gli avversari si chiamano Empoli o Spezia.
Trappola calendario
Sarà proprio questa la sfida che attende prossimamente il Napoli, che da qui a metà febbraio in campionato potrà contare su un calendario in linea teorica molto amico. Contro Sampdoria, Bologna, Salernitana e Venezia gli azzurri verosimilmente ritroveranno qualche pedina ma potrebbero perdere per strada lo spirito sfoderato al cospetto della rivale di sempre: un errore da non commettere per non vanificare il lavoro dell'Allianz Stadium, con Mertens sugli scudi e non solo per il gol realizzato. Passano gli anni ma il belga rimane il solito punto fermo del Napoli. Già, appunto: gli anni passano e il suo utilizzo va centellinato. Un dettaglio che Spalletti non può ignorare ma che non basta per oscurare la serata della rinascita degli azzurri dopo la lunga crisi.
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