Napoli, 6 giugno 2022 - Tra le tante situazioni tuttora irrisolte in casa Napoli ce n'è una che invece si avvicina al momento della verità, con il parco portieri a un passo da un restyling importante ma non completo.
Corsa contro il tempo per Ospina
La prima mossa, arrivati a poche settimane dalla scadenza del contratto, sembra fisiologica e ormai quasi inevitabile: il protagonista è David Ospina, il cui futuro dovrebbe essere deciso da un incontro, quello definitivo, con Aurelio De Laurentiis. Sì, ma quando? Il tempo stringe e gli impegni con le Nazionali piazzati proprio in questo periodo di certo non aiutano, così come non aiutano le lusinghiere sirene da altri club. E che club: sul colombiano sono infatti piombati Villarreal e soprattutto Real Madrid, due tentazioni non da poco per regalarsi l'ultimo grande contratto della carriera. Sullo sfondo c'è poi ancora il Napoli, forse non disposto a svenarsi per accontentare le pretese economiche del classe '88 ma, nello stesso tempo, desideroso di effettuare qualche altro tentativo per venire incontro alla richiesta esplicita di Luciano Spalletti: trattenere Ospina per farne ancora il pilastro di una difesa che a breve potrebbe perdere, sempre a proposito di pilastri, un certo Kalidou Koulibaly. Qualora l'appello del tecnico toscano dovesse cadere nel vuoto, a Castel Volturno esiste un piano B già pronto all'uso: far salire finalmente nelle gerarchie Alex Meret, com'era tra l'altro nei piani iniziali di Spalletti già un'estate fa. Poi i soliti infortuni occorsi al friulano e le garanzie sul campo offerte nel frattempo da Ospina hanno ribaltato la situazione in favore di quest'ultimo: questo almeno è stato lo scenario fino ad oggi, quando all'orizzonte c'è un altro possibile ribaltone tra i tormentati pali del Maradona.
La spalla ideale
Via Ospina e dentro Meret ma possibilmente con l'attuale contratto fino al 2023 rinnovato per dare solidità a un rapporto finora piuttosto tribolato. Alle spalle del classe '97 servirebbe comunque un secondo estremo difensore tanto affidabile quanto meno ingombrante del colombiano: il profilo di Salvatore Sirigu, che a fine mese si svincolerà dal Genoa, pare quello più idoneo. All'ombra del Vesuvio sembrano quindi tramontate le piste che portavano ad Alessio Cragno, Pierluigi Gollini e Guglielmo Vicario: portieri interessanti e suggestivi ma, in effetti, forse neanche tanto superiori a Meret, la risorsa interna che il Napoli ha voglia di riscoprire, al netto di infortuni e contrattemp vari, forse con colpevole ritardo.
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