Napoli, 18 marzo 2021 - A prescindere dal raggiungimento o meno di uno dei primi 4 posti in classifica, col conseguente accesso alla prossima Champions League, il diktat di Aurelio De Laurentiis per la prossima stagione è uno solo: alleggerire il monte stipendi almeno del 40%, a costo di effettuare qualche cessione dolorosa.
I due ex pilastri
Il primo a rischiare il posto è Dries Mertens, alle prese con un'annata molto deludente che emerge in tutto il suo peso facendo il rapporto ingaggio-resa: 5 milioni lordi a fronte di un bottino realizzativo di appena 6 reti. Al di là dei freddi numeri, il belga è apparso ormai in un certo senso fuori contesto soprattutto sotto il profilo del gioco ed è un paradosso per colui che a lungo era stato il fulcro della manovra azzurra, diventando contestualmente il miglior marcatore del club e il leader maximo di una squadra che oggi dimostra di poter fare tranquillamente a meno dell'apporto del numero 14. Il discorso è diverso per Kalidou Koulibaly che, nonostante un rendimento lontano da quello dei giorni più felici, si conferma il pilastro di una difesa comunque balbettante nell'arco dell'intera stagione. Più merito del senegalese o più demerito degli altri colleghi, con in cima alla lista un Kostas Manolas forse mai all'altezza del ruolo a lui assegnato fin dall'approdo a Napoli? La risposta, mai come in questo caso, sta nel mezzo ma, in ogni modo, dopo tante smentite nel corso delle ultime sessioni di mercato (più per mancanza di offerte consone al valore del difensore che per amore dello stesso), stavolta l'ora dell'addio di Koulibaly sembra vicina: la beffa, per De Laurentiis, è che le cifre faraoniche rifiutate in passato resteranno una chimera.
Il caso Fabian
A rimanere un'illusione sarà anche il rinnovo di Fabian Ruiz, che merita un approfondimento a parte rispetto a due elementi chiaramente giunti a fine ciclo all'ombra del Vesuvio. Lo spagnolo, pur non avendo mantenuto completamente le aspettative nate dopo una prima stagione azzurra da stropicciarsi gli occhi, è un giocatore sul quale il Napoli punterebbe ancora: il condizionale è d'obbligo perché in realtà è il classe '96 a non puntare più sul Napoli, avendo spento sul nascere qualsiasi trattativa per prolungare la sua permanenza nel club partenopeo pur di tornare in pompa magna in patria. A contenderselo saranno nell'ipotesi più rosea Barcellona e Real Madrid, ma difficilmente De Laurentiis, complice la scadenza del contratto fissata nel 2023, incasserà i 50 milioni richiesti in passato.
Leggi anche - Inter, focolaio Covid: rinviata la gara con il Sassuolo