Napoli, 7 dicembre 2021 - L'infortunio occorso a Kalidou Koulibaly e la stanchezza accumulata da chi sta giocando ininterrottamente da inizio stagione sembravano spianare la strada alla riscossa di Kostas Manolas. Invece, tra un problema fisico e l'altro, l'avventura in azzurro del greco pare proprio non voler decollare, lasciando mille retropensieri su quello che all'epoca aveva tutta l'aria di essere un grande affare per il Napoli.
Un acquisto da record
Nonostante l'età già avanzata e i 36 milioni versati nelle casse della Roma, nel 2019 tifosi e addetti ai lavori erano convinti che il club partenopeo avesse finalmente puntellato nel modo migliore il reparto arretrato, apparso spesso l'anello debole della squadra. L'unica perplessità legata al classe '91 riguardava la sua tenuta fisica: perplessità che poi si sarebbe rivelata fondata, con in aggiunta anche il problema della scarsa compatibilità con Koulibaly che avrebbe fatto rimpiangere Raul Albiol, uno che intanto al Villarreal stava e sta vivendo una sorta di seconda giovinezza. Il feeling mai nato tra le parti è poi letteralmente crollato la scorsa estate, quando Manolas, preso dalla nostalgia di casa, era stato a un passo dall'accettare la corte dell'Olympiakos, incontrando l'entusiasmo del Napoli all'idea di ricavare un tesoretto da spendere per il mercato da un giocatore ormai ai margini. Poi il dietrofront: l'offerta da 15 milioni richiesta dal club partenopeo non arrivava e intanto, all'ombra del Vesuvio, sbarcava Luciano Spalletti, uno che con Manolas ai tempi della comune militanza alla Roma aveva condiviso mille battaglie. Neanche l'ultimo tentativo di rianimare in extremis un rapporto mai idilliaco ha funzionato e oggi il Napoli, a metà stagione e con la sessione invernale di mercato alle porte, si interroga sul da farsi.
Ipotesi addio anticipato
Da un lato, si sa, vendere a gennaio è un'operazione poco raccomandabile visto che trovare i sostituti all'altezza (a costi contenuti) è molto complicato. Dunque, tutto rimandato alla prossima estate? Non è detto, perché gli azzurri avranno comunque bisogno di un ricambio all'altezza in panchina che costruisca una staffetta duratura con Juan Jesus. E comprare senza prima liberarsi del pesante ingaggio di Manolas sarebbe un'operazione poco consona alla politica al risparmio voluta da Aurelio De Laurentiis almeno finché la musichetta della Champions League non torni a suonare a Fuorigrotta. Ecco perché questa storia d'amore mai realmente nata potrebbe trascinarsi ancora per un po' di tempo.
Leggi anche - Napoli, la rinascita da Mertens tra campo e rinnovo