Napoli, 27 novembre 2021 - Ritrovare la vittoria dopo le frenate consecutive contro Verona e Inter in campionato e Spartak Mosca in Europa League: per farlo il Napoli dovrà battere la Lazio nella gara in programma domenica 28 novembre alle 20:45, presentata nel pomeriggio da Luciano Spalletti.
"Spartak club poco serio"
Per il tecnico toscano, reduce dalle polemiche per la mancata stretta di mano con Rui Vitoria al termine della gara di giovedì scorso, non sono stati di certo giorni facili. "In Russia ci sono club seri e poi c'è lo Spartak, che evidentemente è diverso. A me interessa salutare un collega prima del fischio d'inizio: il resto è solo un pretesto per accusarmi di essere nervoso, cosa non vera se si pensa al dopopartita di Milano. Si preferisce dipingere uno Spalletti che spacca gli spogliatoi e che non va d'accordo con le dirigenze: la realtà è un'altra ma non interessa a nessuno". Come se non bastasse, ad appensantire la situazione ci si è messa la grave emergenza infortuni. "In realtà già all'inizio della stagione abbiamo avuto dei problemi in diversi reparti: penso soprattutto al centrocampo. In questo momento non dobbiamo dimostrare niente a nessuno - continua Spalletti - ma solo lavorare sodo per migliorarsi e per essere superiori rispetto a quanto messo in campo nella gara precedente. Poi certo, se succede come a Mosca, dove dopo pochi secondi abbiamo concesso una situazione favorevole agli avversari, allora il primo che deve porsi delle domande sono io". Qualche risposta, intanto, comincia ad arrivare dai singoli. "Insigne e Fabian Ruiz hanno svolto in gruppo l'intera sessione di allenamento e sono a disposizione. Anche Demme sta bene: si tratta di uno dei giocatori più importanti nell'economia del centrocampo".
Mertens, ritorno alle origini
Per quanto riguarda l'attacco il discorso potrebbe essere esteso a Osimhen, la cui assenza chiamerà agli straordinari quel Mertens diventato prima punta proprio grazie alla mano di Sarri, oggi alla guida della Lazio. "Domani affrontiamo una di quelle squadre che appartengono alla crema della Serie A e lo faremo senza il nostro miglior bomber: Osimhen è un giocatore unico e completo - afferma Spalletti - e per sostituirlo abbiamo la fortuna di poter attingere alla vasta gamma messa a disposizione dalla società. Mertens ha determinate caratteristiche, Petagna ne ha altre ancora: il belga in particolare è uno che dalla trequarti in su può fare tutto, ma naturalmente il nostro modo di giocare dovrà cambiare a seconda di chi sarà il terminale offensivo".
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